Elezioni Europee: “Cosa ci aspettiamo per la Sicilia?”
di Salvo Neri
Esiste, in questo nostro vecchio continente, un vuoto ideale spaventoso.” Prenderne atto non sarà mai troppo tardi!! Cosa si aspettano le siciliane, i siciliani, la Sicilia dopo la tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo dell’8 e 9 giugno 2024?
Da queste pagine vogliamo lanciare un appello a chi abita la nostra regione
Un diritto-dovere quello al voto per i cittadini della Sicilia
Isola “ancora chiamata ad essere all’interno dell’Europa piattaforma di pace di integrazione per i tanti popoli del Mediterraneo che cercano in Europa salvezza e lavoro”. Insieme con l’invito al voto anche la necessità di creare “spazi condivisi di incontro e dialogo” per un voto consapevole che deve mirare “all’edificazione del bene comune” in un Parlamento Europeo che possa essere quell’istituzione detentrice del potenziale necessario per affrontare e risolvere le molteplici questioni generate dalle numerose trasformazioni epocali“.
Nuove crisi e nuove squilibri ci stanno dinnanzi
Una Europa contro le violazioni della dignità “infinita”
La dignità della persona umana, del dramma della povertà che in Sicilia si vede aumentare giorno dopo giorno, il travaglio che subiscono i migranti, dalla guerra, dalla tratta delle persone, dalla violenza sui più fragili, dall’abuso sui minori, contro, fortemente contro ogni forma di violenza sulle donne, bambini e anziani. L’Europa del NO al femminicidio Elezioni europee 2024 per una Europa sempre più verde per le importanti sfide ambientali da affrontare. Lo sviluppo insostenibile di alcuni settori economici chiave è ancora una barriera fondamentale per ulteriori miglioramenti. Urbanizzazione crescente, cambiamento climatico inesorabile, esposizione agli inquinanti, esaurimento delle risorse naturali e perdita della biodiversità vanno tutt’ora affrontati.
Elezioni europee 2024 per il pacchetto per l’economia circolare
Condividere spazi di incontro e dialogo finalizzati alla edificazione del bene comune
I siciliani, le siciliane, la Sicilia, con il voto del 8 e 9 giugno, si aspettano un’Europa che abbiano a cuore questi valori, gli unici che possono edificare un’Europa casa comune di ogni persona e aperta al dialogo con tutti i popoli. Per una scelta consapevole sarebbe opportuno condividere spazi di incontro e dialogo finalizzati alla edificazione del bene comune, soprattutto innestando fiducia e speranza nel cammino verso l’Europa rinnovata.
La Sicilia si aspetta un’Europa capace di preservare il patrimonio culturale comune dell’UE
Insomma una nuova esaltante visione culturale prima ancora che economica o politica
Una visione che parte dal presupposto di volere un futuro comune e non fondato su visioni complottiste o vittimarie (su cui invece si sta costruendo l’autocoscienza europea). “Se noi cittadini europei siciliani e siciliane in primis non sapremmo farci portatori di un ideale umano e moderno nell’Europa smarrita ed incerta sulla via da percorrere, noi siamo perduti e con noi è perduta l’Europa. Salvo NERI
(articolo di un cittadino che riceviamo e pubblichiamo)
direttore fondatore del blog Giuseppe Castelli