Per 15 giorni ero ricoverato in ospedale casilino nuovo, dopo di ché mi trasferiscono al Sandro Pertini per l’intervento dopo due giorni di analisi ero pronto, la sera prima viene mio padre a trovare con il cane di mia sorella, saranno state circa le 22.00, stiamo all’entrata io avevo la flebo e stavo fumando una sigaretta, ad’ un certo punto sentiamo delle grida, come al solito curioso dico a mio padre “annamo un po’a vede” ci avviciniamo a 50 metri circa, due uomini litigano, li mortacci loro, uno di questi prende un crik e gli sferra con violenza un colpo sulle spalle mi avvicinai, forte di mio padre e il cane da 40 chili. Circa trenta metri vidi sferrare un secondo colpo sull’altra spalla, a quel punto gridai “aoo lo ammazzi ” sicuramente non mi sente, dissi a mio padre di andare a chiamare il poliziotto, non feci in tempo a dirlo che’ gli sferro’ un terzo colpo questa volta allo stomaco, vidi che spruzzo’ dalla bocca il sangue.
A quel punto
A quel punto mi si chiuse la famosa vena al cevello mi strappai la flebo e gli andai incontro a dieci metri da lui presi la mia ciabatta in mano alzandola e gli urlai “fermo Polizia ” incoscienza, coglionismo o pazzia, decidete voi, l’uomo con il crik in mano mi guardò stranito e meravigliato butto’ il crik a terra e scappò nel mentre arrivò il poliziotto che gli corse dietro. Andai dal ferito me lo appoggio sulle spalle e lo trascinai verso il pronto soccorso. Mi accorsi che non respirava lo misi a terra e gli feci il messaggio cardiaco e gli liberai la bocca dal sangue, ricominciò e respirare.arrivarono i medici lo portarono dentro e si salvò.
il giorno dopo
Naturalmente il giorno dopo mi operai, inseguito quando entrai nella sala operatoria la prima cosa che fecero gli infermieri e togliermi con il sorriso le ciabatte.
Ho scritto questa vicenda per dimostrare che, chi indossa una divisa non e brutto sporco e cattivo come vogliono fare , Intendere.
di G. Gallo