La Festa dei Morti in Sicilia: quando i defunti ritornano per portare doni
di Salvo Neri
Due novembre: la festa dei nostri cari defunti; la festa dei morti. Consuetudini, usi, costumi e tradizioni in Sicilia. Una giornata fatta di ricordi, un lasso di tempo dedicato a una forma di dolce malinconia. Si ricordano gli aneddoti legati a cari che non ci sono più ma, allo stesso tempo, se ne celebra la memoria, riuscendo a sorridere pensando a ciò che ci hanno lasciato. La Festa dei Morti affonda le radici in alcuni antichi riti pagani.
Nella tradizione celtica il 31 ottobre è l’ultimo giorno dell’anno
Questa festività unisce idealmente la Sicilia i Paesi dell’America Centrale
Pensate che, nell’America Latina, si visitano i cimiteri e si addobbano le tombe con fiori. Sulle stesse si depositano giocattoli, nel caso in cui il defunto sia un bambin,) o anche alcolici, nel caso in cui il defunto sia una persona adulta. In Sicilia la Commemorazione dei Defunti del 2 novembre non si veste affatto di panni solenni e ossequiosi e, anzi, sembra quasi un carnevale di balocchi specialmente per i più piccini. In quest’occasione, infatti, la morte smette, almeno per un momento, di fare paura ed è addirittura celebrata tra giochi e dolciumi tipici. Chiaramente, tuttavia, il 2 novembre resta un giorno dedicato alla memoria delle persone care che non ci sono più e, per questa ragione, vi è la consuetudine di recarsi al cimitero a far visita ai defunti, portando loro un omaggio floreale.
Nonostante ciò comunque non si tratta affatto di una giornata triste dedicata al dolore
Dopo un sonno agitato raccontava l’amato scrittore siciliano ci svegliavamo all’alba per andare alla cerca
Perché i morti avevano voglia di giocare con noi, di darci spasso, e perciò il cesto non lo rimettevano dove l’avevano trovato, ma andavano a nasconderlo accuratamente, bisognava cercarlo casa”. Infine, vi era un tempo l’abitudine di lasciare appese in casa le scarpe consumate, che il giorno seguente i bambini ritrovavano piene di dolci o sostituite da calzature nuove. Tra i regali portati ai bimbi in occasione della Festa dei Morti in Sicilia, vi sono anzitutto dei dolci.
Da una parte dell’Isola all’altra variano le tradizioni ma i più comuni sono generalmente la Frutta Martorana
U Maccu, cioè il macco è una crema a base di legumi
La più classica è, appunto, a base di fave, ma si può realizzare con qualsiasi altro legume, come ad esempio i piselli. Quando le fave non sono di stagione, va benissimo cucinarla con quelle secche. Cambia soltanto la necessità di metterle in ammollo, quindi si deve pensare un po’ prima a prepararla. In questa circostanza si prepara un primo con i legumi perché un’antica credenza ritiene che le anime dei defunti riposino proprio in questi prodotti della terra. Per rinnovare il legame con il passato e ricordare coloro che non ci sono più, quindi, si prepara questo primo, ricco e cremoso. Una vera “coccola” per il corpo e per lo spirito. Ovviamente potete anche consumare il macco di fave da solo, magari accompagnandolo con dei crostini di pane. Non dimenticate di usare un olio buono e siciliano: farà la differenza.
il cittadino scrive il suo articolo che riceviamo e pubblichiamo
Galg61TheSocialNews direttore fondatore Giuseppe Castelli
LEGGI ANCHE THE SOCIAL NEWS SICILIA