Gallo: Una vita in divisa Sodoma e Gomorra parte II “tra fantasia e realtà”

Gianni Gallo Una vita in divisa: Sodoma e Gomorra "Tra fantasia e realtà"

Gianni Gallo Una vita in divisa: Sodoma e Gomorra "Tra fantasia e realtà"

Gallo: Una vita in divisa Sodoma e Gomorra parte II “tra fantasia e realtà”

 di Gianni Gallo  

Chi ha letto la prima parte, oggi potrà leggere la seconda naturalmente alla fine di questo racconto la parte 1.è stata riproposta. Durante l’appostamento avevo preso la targa di una Ford nera che era presente nella strana riunione di incappucciati.

La Ford era intestata a una donna. Potevo farmi gli affari miei ma ero talmente stato impressionato che aveva innescato in me curiosità. Il caso dell’omicidio della giovane prostituta., non era più di nostra competenza ma della sezione omicidi. Quindi l’interesse di questo episodio era solamente una mia curiosità.

Avevo bisogno di conoscere questa donna, come? Intanto dovevo saperne di più, chi frequenta, che lavoro faceva se era sposata etc. etc. Andai al piano della questura l’ufficio carte identità. Una volta saputo chi era dove abita il resto è stato facile. Naturalmente non c’era nessuna connessione di indaghi ufficiali, la mia era solo voglia di conoscenza di ciò che avevo visto, magari se mi avesse portato a un reato grave avrei agito di conseguenza avvisando il mio ufficio.

Mi apposta sotto casa, la seguo mi portò direttamente al suo ufficio di lavoro, era una imprenditrice di import e export non era sposata e viveva con sua madre. Avevo pensato che all’ora di pranzo avrebbe fatto un break. Infatti, la vidi sotto il suo ufficio in una rosticceria Ora dovevo far solo amicizia, non mi è difficile ero bravo a fare questo.

Riesco in questo intento, finalmente l’ho conosciuta, ora rimane solo di entrare nella sua vita e soprattutto conquistare la sua fiducia. Passano i giorni la nostra amicizia diventa sempre più consistente, comincia a farmi conoscere il suo mondo imprenditoriale, mi introduce anche nel suo ambiente politico. Un pomeriggio mi chiama, chiese se volessi andare con lei a un incontro mondano. dissi di sì. Il giorno seguente mi trovo davanti a una bellissima villa vicino al Colosseo era una bella serata entro in questo viale alberato, entriamo nell’abitazione ci sono molte persone molte eleganti, Luisa sembra che li conosca quasi tutti, mi dice che ci sono più soldi in quella sala che in tutta Roma.

Prima della cena c’era un buffet, vedere tutta quella roba mi fece venire fame cominciai a spizzicare e mentre avevo un bicchiere di cristallo con buon prosecco ecco Luisa mi chiama vado con lei in silenzio, per quella serata di gala avevo messo un vestito blu con una cravatta color perla. Vedo un signore distinto seduto su una poltrona Luisa me lo presenta. Chi era, cosa mi avrebbe chiesto? Chi era non lo so ma da come era seduto mi sembrava di stare davanti a un re. Ci fu un breve dialogo.

  • Lui: bella quella cravatta, chi gli ha regalata? I
  • Io: un amico caro ho tutto il completo con fazzoletto e polsini.
  • Lui: sa, è mi chiede perché mi pare di conoscere una confraternita di massoni che hanno questa cravatta.
  • Io, non sapevo come rispondere, ma, in quel momento ho dovuto improvvisare come i miei colleghi amici mi hanno Insegnato. Lo guardi, sorrisi, e dissi che me lo ha regalato un mio amico imprenditore per avergli fatto un piacere. Gli feci bel sorriso mi girai e me ne andai al tavolo per la cena. 

Credo che si prospetterà una cena interessante. Gianni  Gallo

“A preso la terza ed ultima parte”


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