Gianni Gallo Una vita in divisa: Sodoma e Gomorra “Tra fantasia e realtà”

Gianni Gallo Una vita in divisa: Sodoma e Gomorra "Tra fantasia e realtà"

Gianni Gallo Una vita in divisa: Sodoma e Gomorra “Tra fantasia e realtà”

 di Gianni Gallo  

Roma: Sodoma e Gomorra. Ero a casa tranquillo rientrato da poco avevo cenato buttato sul divano con una birra fresca faceva un cazzo di caldo quando il telefono squillò, rispondo il mio capo pattuglia della squadra narcotici mi disse Gallina vieni subito hanno ucciso una donna, ci vediamo sul posto e su l’Appia antica. Mi vesto prendo la mia moto e vado sono le 23,00 circa.

Arrivato sul posto ci sono già tutti scientifica volanti e noi della mobile ,certamente non sono più impressionabile, guardare un corpo deceduto violentemente non mi fa più effetto. Ma questa volta si, perché ?, era solo una ragazza aveva circa 23/24 anni il cranio fracassato in una pozza di sangue, facciamo un rapido accertamento risulta una prostituta.

Ok per adesso l’indagine è nostra

E un caso davvero difficile come di consueto le prime 48 ore sono determinati, un periodo intenso gli omicidi erano all’ordine del giorno banda della Magliana ,narcotrafficanti terrorismo, criminalità ordinaria, le nuove organizzazioni di Albanesi, rumeni, russi, cinesi e nigeriani. Per necessità investigativa dopo qualche giorno il caso passa all’omicidi preposti a seguire i casi specifici. Inizialmente non avevo nessun interesse per seguire questo caso e poi non era più di nostra competenza ma. una mattina non avevo niente da fare quando il cervello mi dice di prendere il cane e farmi una passeggiata su l appia antica.

Durante questo giro mi avvicino proprio al rudere dove qualche settimana prima ci fu l omicidio della giovane prostituta mi fermo e osservo il posto. Sono dispiaciuto ma, il mio lavoro non mi permette di avere dei sentimenti o farsi prendere dallo sconforto, cammino con il mio amico a quattro zampe forse oltre ai miei colleghi l’unico dei pochi che avevo. Incontro una prostituta anche lei giovane, con un piccolo furgoncino.

  • Ciao sei nuova ? Sei di queste parti ?

Questa domanda fu il preludio di una avventura inaspettata Lei disse che lavorava di notte ma l omicidio della sua collega gli aveva messo paura e cambiò orario. Un’altra domanda che fece scattare la mia curiosità era,

La conoscevi bene?

  • Lei : si.

Sapevo benissimo che non era un caso di mia competenza

ma la feci ugualmente non dissi che ero un agente, e nemmeno lei lo pensava. In qualche modo nasce una amicizia. dopo qualche giorno mi informo dell indagine all omicidi se avevano fatto passi avanti, dicono di no probabilmente è stato qualche cliente di passaggio non ci sono altri indizi. Dopo qualche giorno ritorno da lei mi accolse bene anzi era contenta, a questo punto per rassicura per la mia presenza gli dissi chi ero. chiese perché gli avevo fatto la domanda sul omicidio, dissi che non lo sapevo, forse curiosità e poi ero dispiaciuto per una donna così giovane, chiesi se avesse sentito qualcosa nel frattempo.
  • Lei: mi informerò dammi il tuo numero. Dopo un paio di settimane mi chiama in ufficio, chiese di incontrarci, il giorno dopo libero di servizio andai da lei. La incontro sul suo posto di lavoro aveva una confidenza da darmi.
  • Lei: la notizia e’ questa: ultimamente ogni 15 giorni si incontrano parecchie persone e si dirigono nella vallata. Gli chiedo se fosse andata a vedere.
  • Lei: che so scema ? Ci andiamo insieme? Vediamo osserviamo e poi riferisci a chi di dovere.
  • Io: Quando ci vediamo?
  • Lei :domani notte dovrebbe essere il giorno che si incontrano.
  • Io: ok ci vediamo domani.

Naturalmente prima di avvisare il mio sottufficiale volevo appurare che non fosse una bufala. Alle 23,00 ero lì con lei. Ecco arrivano sono in tutto una decina di autovetture Troviamo una postazione sicura e attendiamo. Alle 24.00 vediamo qualcosa di inverosimile Una quindicina di persone vestite Tutte di nero con il cappuccio a punta in testa.

Si mettono in circolo con un falò al centro non si capisce quello che dicono siamo lontani. Devo dire che mi aveva turbato molto era la prima volta che assistevo a una Cosa del genere. Dopo un ora circa ci fu un silenzio inquietante certamente non inneggiavano il nostro Dio.

Quattro persone due uomini e due donne si dirigono al centro su un grande tappeto e cominciano a far sesso, basta ci alziamo non aspettiamo la fine. Ci dirigiamo verso la mia macchina ben nascosta siamo lontani dalle auto comunque riesco a prendere una targa di una autovettura.

Il giorno dopo faccio un rapido controllo sul proprietario

Sorpresa e una donna imprenditrice. Credo anche di conoscerla. Cosa fare? Dovevo saperne di più ora ero curioso. Una cosa è certa nulla avevano a che fare con l omicidio. Purtroppo è solo una prostituta. E di queste morti in quei tempi era una conseguenza del lavoro più antico del mondo del resto mi rendo conto e come il mio lavoro quando ne hai bisogno sei amato, e odiato e schernito quando non ne hai più bisogno.

 E gli incappucciati? Questa è un altra storia. Gianni Gallo

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