Il Natale la festa più bella dell’anno ma non è così per tutti
di Salvo Neri
Ma è così per tutti?
Quasi ognuno di noi conosce almeno una persona che sembra odiare il Natale e che non aspetta altro che tutto torni alla normalità, perché questo periodo dell’anno invece che renderlo felice, gli provoca solo ansia e tristezza. Ci possono essere molte ragioni per cui le persone potrebbero trovare difficile il periodo festivo, specialmente quello del Natale, in cui ci si sente quasi obbligati ad essere felici e la solitudine tende a farsi sentire di più. Pensiamo alle persone sole, a chi non ha molti amici, a chi ha perso recentemente un proprio caro, chi ha perso il lavoro, gli ammalati, agli anziani, o alle categorie più fragili che, per esempio, non possono stare in mezzo a troppa gente per problemi di salute.
Inoltre il Natale è tempo di bilanci emotivi (su ciò che vorremmo, che abbiamo fatto e vogliamo);
I festeggiamenti comportano una serie di fattori di stress: come cucinare, pulire la casa, dover affrontare cene di famiglia con parenti con cui non si ha un bel rapporto, lunghe code nel traffico alla ricerca dei regali di Natale, la scelta delle vacanze invernali, il cambiamento della routine quotidiana, minor lavoro in ufficio e più tempo libero che non si sa come utilizzare. Come dicevamo, i sentimenti durante il periodo natalizio possono manifestarsi in diversi modi che possono variare da persona a persona, ma ce ne sono alcuni che possono essere comuni-
Come l’abbassamento del tono dell’umore che può presentarsi con:
- tristezza/demoralizzazione/senso di vuoto (non giustificati da eventi quotidiani)
- abbassamento del livello di motivazione/interesse/piacere a fare le cose
- cambiamenti nella qualità e durata del sonno e/o dell’appetito
- ansia/stress –affaticamento e mancanza di energia/difficoltà di concentrazione non giustificati dalle attività svolte durante la giornata
- senso di frustrazione/incremento dell’irritabilità
- sensazione di solitudine
È’ credenza comune l’aumento di suicidi durante il periodo natalizio
Esiste poi una particolare tipologia di depressione
Il Disturbo Affettivo Stagionale, più frequente in inverno e correlato al periodo natalizio, ma questa associazione è largamente imputabile alla tipologia di giornate della stagione: breve durata del giorno, più ampio periodo di buio, freddo. Credo sia utile sfatare il “mito” che a Natale sia obbligatorio essere circondati da numerose persone che ci vogliono bene. Dobbiamo ricordarci che ogni persona ha una storia di vita a sé stante e che quindi a sua volta avrà una rete familiare e amicale differente.
L’abbassamento dell’umore che può comparire durante le festività natalizie
Alcuni di noi potrebbero preferire luoghi affollati altri contatti stretti con poche persone
Sarà quindi utile capire come poter trovare questo tipo di risorse, riprendendo contatti con vecchi amici, provando a conoscerne di nuovi, accettare un invito in contesti che ci richiedono di uscire dalla nostra “comfort zone”, o addirittura evitare di obbligarci a stare in mezzo alla gente solo perché pensiamo che “a Natale non bisogna stare soli”” Ricordiamo che la “depressione natalizia” potrebbe presentarsi in modi molto diversi per ognuno di noi). In questo caso le strategie comportamentali e cognitive per provare a gestire questo periodo possono essere di diversi tipi.
Sicuramente la solitudine può incrementare l’abbassamento dell’umore
Altro elemento fondamentale riguarda l’assunzione di alcool (e di sostanze stupefacenti):
Durante le festività natalizie capita che per tradizione si incrementi l’assunzione di queste sostanze per aumentare l’euforia e la convivialità. Senza voler per forza rientrare in un discorso moralistico, credo sia fondamentale comprendere quale sia l’effetto ricercato e la motivazione dell’assunzione.
Nel momento in cui ci accorgiamo che vi è una particolare spinta alla ricerca di alcolici o altro
A quel punto risulta chiaro come queste sostanze non siano più solo accessori secondari, a cornice esterna come un quadro natalizio. In questo caso il rischio è che queste sostanze vengano usate nel tentativo di regolare le nostre emozioni, quasi come fossero farmaci, con un risultato negativo nel lungo termine come il rischio di fare del male a sé o agli altri sia fisicamente che emotivamente.
Quindi in sintesi per provare a regolare il nostro umore durante le festività
Domandiamoci se la solitudine sta peggiorando la situazione, stiamo distanti da alcol e sostanze soprattutto se notiamo questo abbassamento dell’umore, e chiediamoci quali attività potrebbero aiutarci a stare meglio, il che non significa per forza raggiungere la perfezione, la felicità assoluta, l’euforia, ma semplicemente riuscire a stare con questa difficoltà in una prospettiva di accettazione attiva, ricordandoci che ogni momento di difficoltà ha un inizio ma ha anche una fine (come il Natale).
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Galg61TheSocialNews direttore fondatore Giuseppe Castelli