La cultura? Si sa ,”costa” “L ignoranza? ” e gratis

La cultura? Si sa ,"costa" "L ignoranza? " e gratis

 LA CULTURA, SI SA, COSTA, MENTRE L’IGNORANZA È GRATIS 

di Giuseppe Castelli

È più necessario studiare gli uomini che i libri

Questa mattina ho incontrato il fenomeno di turno, se pure incazzato perchè gli ho fatto notare dove e come aveva parcheggiato. L’auto in questione non aveva nemmeno il contrassegno che autorizzava alla sosta sul posto per disabili. 

Maleducazione, ineducazione, inciviltà, prepotenza, arroganza

Sono i “modelli” da seguire di tanti essere umani inetti, insignificanti, inutili e pericolosi per sé e per la collettività e fanno male alla salute. L’educazione è morta! Credo che il fallimento dell’essere umano oggi, sia proprio l’incapacità di educare. Ciascuno di noi rappresenta passato, presente e futuro, ma di quest’ultimo non so se godremo. Tutto è racchiuso nel progresso che, ci coinvolge, ci imbriglia, affascina e ammalia, ma ci lascia soli e vuoti. Vivere è progettare il futuro, che spesso ci viene rubato e non è giusto. Civilizzarci è stato dannoso se non siamo capaci di fare tesoro di quello che abbiamo. È una considerazione che esprimo con amarezza, specialmente alla luce degli ultimi fatti di cronaca che hanno coinvolto i giovani.

L’educazione non ci ha salvati, anzi, oggi mi appare come una sconosciuta

Sento sempre più spesso ribadire che la scuola deve educare ai sentimenti, ma la scuola da sola non ce la fa. C’è bisogno di un impegno congiunto, di famiglia e di un superamento della logica del potere personale, capace solo di creare squilibrio, disordine, disinteresse e poco rispetto per l’altro. Siamo chiamati a convivere in una società di sistemi complessi dove è fondamentale creare nuovi schemi cognitivi e competenze scientifiche. L’arroganza nell’anno domini 2024 invece di essere una colpa da condannare è diventata una virtù, un segno di determinazione e di capacità di farsi valere. 
Oggi quando giorno dopo giorno si fa strada l’anarchia, la maleducazione, è diventata contagiose, come l’influenza

Una serie di esperimenti condotti ha messo in luce il fatto che persone insultate o che hanno assistito ad un atto di maleducazione, prima o poi finiscono per attaccare verbalmente altre persone. La mancanza di rispetto, la consapevolezza dell’esistenza dell’altro, il comportarsi in modo sgarbato, prepotente, è insito nella persona maleducata, capace solo di dedicare agli altri solo sguardi superficiali perché è incapace di andare al di là dei propri interessi e desideri personali. Chi si comporta in modo sgarbato e arrogante, si mette sulla difensiva aggredendo gli altri perché si sente insicuro e allora cerca di proteggersi camuffando le proprie debolezze e mancanze.

L’ostilità, gli insulti, la maleducazione e la scortesia
Non solo fanno sentire male chi è il bersaglio di questi comportamenti, ma le loro conseguenze vanno molto oltre, esercitando un’enorme influenza su tutte le sfere della nostra vita. La maleducazione debilita, consuma nervi ed energia, e alla fine ci si ritrova stremati. Da qui problemi al cuore, alla pressione, e una enorme fatica ad essere concentrati e anche nel prendere sonno. In tantissimi siano essi uomini, donne, anziani, giovani, minori oggi hanno cancellato dalla loro mente quasi a non conoscere l’esistenza del rispetto degli uni verso gli altri.
La mancanza di rispetto è una violenza vera e propria

Il rispetto lo si deve ad ogni persona in quanto tale, nel riconoscimento del proprio valore e della propria dignità. La corretta educazione è indispensabile alla convivenza civile per far sì che si possano valorizzare le capacità e le competenze di ogni individuo, senza pregiudizi riconoscendo i diritti individuali e la dignità di ogni persona. Bullismo, cattiveria, menefreghismo, pericolosità, vandalismo, parcheggiare ovunque e dappertutto in modo selvaggio, il comportamento da villani nel parcheggiare davanti ai passi carrabili, sulle strisce pedonali.

È cafonaggine il non volere conoscere il divieto di sosta negli stalli riservati ai disabili
Stalli che non riguarda solo i veicoli privati, ma anche i mezzi pubblici. Infatti, secondo l’art. 180 del Codice della Strada, è vietato sostare negli stall1 riservati ai disabili. Ai villani, prepotenti, boriosi e ottusi, ricordiamo che il divieto di sosta negli stalli riservati ai disabili è una norma fondamentale per garantire l’accessibilità e la mobilità delle persone con disabilità. La legge italiana prevede sanzioni severe per chi viola questa normativa, al fine di tutelare i diritti delle persone con disabilità. È quindi responsabilità di tutti rispettare questi parcheggi e contribuire a creare una società più inclusiva e accessibile per tutti.

(La cultura, si sa, costa, mentre l’ignoranza è gratis (ecco perché è così diffusa). (Pino Caruso) da aforismi e citazioni)

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