La studentessa Istriana Norma Cossetto uccisa dai partigiani di Josef Broz

Norma Cossetto: La notte tra 4/5 ottobre 1945 ma nessuno ne parla
La studentessa Istriana Norma Cossetto uccisa dai partigiani di Josef Broz
Norma Cossetto

La studentessa Istriana Norma Cossetto uccisa dai partigiani di Josef Broz


di Giuseppe Castelli


Visto che ne hanno parlato in pochi, probabilmente ancora meno di quei pochi, mi sembra giusto che ne parli io dopo una ricerca sul web.

Era la notte tra il 4 e il 5 ottobre del 1945. La studentessa Norma Cossetto venne gettata in una fossa delle foibe dopo che i partigiani di Tito la torturarono e violentarono. Si proprio cosi uccisa dai partigiani del maresciallo Tito è gettata nelle Foibe
. 

La storia di Norma Cossetto

È stata la storia dei drammi e della sofferenza anche di altre donne Istriane e della Venezia Giulia tra il 1943 e il 1945. Donne che avevano solo una colpa, di essere mogli, madri, sorelle o figlie di persone ritenute condannabili dal regime comunista. Norma Cossetto era nata a Santa Domenica di Visinada, i genitori Margherita e Giuseppe facoltosi possidenti terrieri ma non benestanti per quell’epoca. Cossetta dopo le elementari si trasferisce nella città di Gorizia per frequentare il liceo classico dove nel 1939 ottiene la maturità. Successivamente si scrive alla facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Università di Padova.  

Nell’estate del 1943 

La famiglia Cossetto fu costretta a lasciare Visinada in quanto in paese giunsero i partigiani di Tito. Iniziarono le minacce verso i vari componenti della famiglia. Il padre di Norma fu costretto a trasferirsi per un breve periodo a Trieste. Gli zii fratelli del padre, vennero arrestati e condotti a Pisino. Il 25 settembre alcuni partigiani di Tito irrompono nella casa di Cossetto razziando ogni cosa. Il giorno successivo prelevano Norma è portata nella ex caserma dei Carabinieri di Visignano dove gli promisero la libertà se avesse accettato di collaborare con il movimento popolare di liberazione. 

Norma rifiutò

Venne allora rinchiusa con i gli altri parenti nell’ex caserma della Guardia di finanza a Parenzo. Norma rifiutando nuovamente ogni tipo di collaborazione con suddetto movimento, viene portata in una stanza dove viene spogliata e legata ad un tavolo, viene ripetutamente violentata da un diciassette di partigiani. Dopo giorni di sevizie venne gettata nuda nelle foibe di Villa Surani, sita alle pendici del Monte Croce. 

La notte tra il 4 e il 5 ottobre del 1943 

I tedeschi a seguito della cattura di alcuni partigiani di Tito, riescono a dare informazioni a Licia sorella di Norma sul destino sia del padre che della sorella, confermandole che erano stati vittime di una esecuzione da parte dei partigiani. Il 10 dicembre del 1943 i Vigili del Fuoco di Pola, recuperarono il corpo di Norma rinvenuta nuda e con le braccia legate con il filo di ferro su un cumulo di altri cadaveri. Norma Cossetto aveva ambedue i seni pugnalati, cosi come altri parti del corpo sfregiati ed un pezzo di legno conficcato nei genitali.  

La Salma di Norma Cossetto

Viene composta nella piccola cappella mortuaria del cimitero di Castellerier. Sei dei diciassette torturatori vengono arrestati è obbligati a vegliare sulla sua salma prima di essere fucilati dai tedeschi il mattino successivo. Norma viene tumulata nella tomba di famiglia a santa Domenica di Visinada.  

L’8 maggio del 1949
Il rettore dell’Università di Padova Aldo Ferrabino, su proposta di Concetto Marchesi e del consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia, le conferisce la, laurea ad honorem, specificando che Norma è caduta per la difesa della libertà.  L’8 febbraio del 2005 l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi concede la Norma Cossetto la medaglia d’oro al merito civile.

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