l’Italia del giorno dopo: Palermo Via D’Amelio la strage del 19 luglio 1992
L’Italia del giorno dopo Campopiano / The Social News Castelli
Il 19 luglio 1992 ore 16,58
Dopo pranzo il Giudice Paolo Borsellino andò con la scorta in via D’Amelio, dove viveva la madre. Alle 16:58 una macchina parcheggiata sotto casa della donna scoppiò, proprio mentre il giudice era in attesa che lei scendesse.
Gli eroi
Morirono Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’ultimo uomo della scorsa, Antonino Vullo, si salvò per miracolo.
I funerali, degli agenti di scorta e quello di Paolo Borsellino
Nei giorni successivi ci furono i funerali, prima quello degli agenti di scorta e qualche giorno dopo quello di Borsellino. In entrambi i casi, ci fu bisogno di un grande dispiegamento di forze…perché il popolo di Palermo non tollerava la presenza dello Stato, in quanto non aveva fatto ciò che doveva fare, cioè difendere e proteggere i suoi uomini e le sue donne, quelli che credevano ancora nella legalità e nel rispetto delle regole.
Molti definiscono questo attentato come una strage di Mafia
Ma noi la definiamo una strage di Stato. Il periodo del terrore che attraversò l’Italia all’inizio degli anni 90, fu un vero e proprio sterminio di persone oneste e con un grande senso dello Stato. Le ultime vicende che stiamo sentendo sulla Magistratura Italiana, mette in cattiva luce le grandi azioni messe in campo da grandi uomini e donne del passato.
Mando un grande saluto al Giudice Paolo Borsellino, era e sarà sempre uno di Noi! di Francesco Campopiano
Onore anche a tutte le altre vittime della mafia che come loro hanno lottato rimettendoci la vita.
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