27 Luglio l’Italia e le sue menti brillanti: Giosuè Carducci
27 Luglio l’Italia e le sue menti brillanti. L’Italia del giorno dopo. Rubrica di Francesco Campopiano.
27 Luglio nell’anno del Signore 1835
Secondo voi chi è il massimo esponente Italiano della letteratura Italiana di fine 1800?
Giosuè Carducci
La competizione è dura, l’Italia in quel periodo era una fucina di menti brillanti…ma forse il più conosciuto e anche uno dei più apprezzati è Giosuè Carducci.
Il primo premio Nobel
Il primo premio Nobel per la Letteratura nel 1906. Italiano nacque proprio il 27 Luglio nell’anno del Signore 1835 in provincia di Lucca precisamente a Pietrasanta.
E’ stato unico
Laureato, accademico, deputato, senatore del Regno d’Italia dal 4 Dicembre 1890 al 16 Febbraio del 1907, Deputato sempre del Regno d’Italia dal 19 Novembre 1876 al 4 Dicembre del 1890, poeta, scrittore, laureato in filosofia e filologia nonché Docente Universitario membro del Consiglio Superiore dell’Istruzione critico…Giosuè Alessandro Giuseppe Carducci…è stato unico.
Carducci fu un Patriota, un rivoluzionario, un religioso
Carducci fu un Patriota, un rivoluzionario, un religioso osservante, un romantico ma non troppo, un uomo affascinato dalla natura, un pozzo unico di idee folli miste al più doveroso rispetto dell’essere umano.
la sua ammirazione per Parini Foscolo e Leopardi
Particolare la sua ammirazione per Parini Foscolo e Leopardi, ma ancora maggiore è il suo vero e proprio rancore odioso verso Manzoni, anche se in tarda età cambiò le sue opinioni per Manzoni.
Lo chiedo a voi, sapete il perché?
Vi consiglio di andarvi a leggere le sue opinioni merito alla nemesi storica, è interessante e soprattutto veramente attuale, politicamente parlando.
senza dubbio è un orgoglio Italiano
Le opere di Carducci sono tantissime e sono parte del patrimonio letterario mondiale e senza dubbio è un orgoglio Italiano. Deceduto il 16 Febbraio del 1907, venne sepolto nel Cimitero Monumentale della Certosa, Bologna. Carducci fu oggetto anche di critiche molto aspre. Ok.
L’Italia del giorno dopo
F. Campopiano