MAIURO (DC): La democrazia cristiana cosentina sul piede di guerra

MAIURO (DC): La democrazia cristiana cosentina sul piede di guerra
MAIURO (DC): La democrazia cristiana cosentina sul piede di guerra
Antonio Maiuro DC

MAIURO (DC): La democrazia cristiana cosentina sul piede di guerra

 Riceviamo e pubblichiamo: “dal Seg. Organizzativo DC cosentina Maiuro Antonio”  

Ieri sera la Provincia di Cosenza e quella di Reggio Calabria hanno discusso (in telematico) delle varie emergenze calabresi, e per tutte le priorità da affrontare si è pensato di utilizzare le opportunità offerte dal “modello” pensato dal Legislatore del 1990, e con particolare riguardo alla conferenza dei servizi disciplinata dalla legge 7.8.1990, n. 241, certo non per “mantenere” inalterato l’attuale stato delle cose.

  • Quanto, piuttosto, proprio per cambiare, in maniera radicale,

l’assunzione delle scelte politiche, partendo dal migliore approccio tecnico possibile, che “pretende “il difficilissimo momento storico in cui versano le Istituzioni della nostra martoriata Repubblica, prive di una guida che compia scelte orientate all’adozione di decisioni concrete, immediate e efficaci:

E dunque, effettivamente dirette nell’interesse della cittadinanza

Si è partiti dalla consapevolezza che la prima Repubblica ha costruito, la seconda ha mantenuto, mentre la terza ha ampiamente distrutto tutto quanto di buono esistesse, e sempre per la soddisfazione di interessi privati e, dunque, egoistici, che nulla hanno a che fare con il bene comune, appartenente a tutti, a prescindere dal colore politico e/o altra caratteristica e/o segno distintivo!

  • Non è un segreto, del resto, che il Dipartimento Legalità e Giustizia abbia,

da ultimo, richiesto il sequestro preventivo del recovery fund, considerato che si è potuto constatare che un’opera pubblica, quando e se viene realizzata, è perché “si è dato fondo” a diverse linee di finanziamento tra il livello comunale, quello regionale, lo statale e quello europeo, e il rischio concreto è che la politica con la p minuscola continui ad indirizzare la spesa pubblica verso tamponi, mascherine e vaccini, peraltro, anche di “dubbia efficacia”, se non addirittura nocivi per la salute.

Si è più volte ribadito che è necessaria una urgente presa di coscienza

dello stato comatoso dei vari livelli della pubblica amministrazione, cui si auspica vogliano rispondere i Comuni della Calabria, con competenza, meritocrazia, vivacità, correttezza e onestà dei comportamenti trasparenti, per iniziare, quanto meno, a “censire” l’atavico fabbisogno di una regione in perenne e costante emergenza, comprenderne le cause da eliminare, apprestare tutte le possibili soluzioni (quado necessario, coinvolgendo anche il livello europeo interessato) per dibattere le stesse e adottare la e/o le migliori.

Nei prossimi giorni saranno, perciò, recapitate le prime richieste

Per livello di competenza ed ordine di priorità, che la DC ha voluto riconoscere al comparto Scuola/Istruzione, che ha relativamente retto (non per merito particolari dei livelli nazionali e regionali, quanto proprio provinciali e dirigenziali dei singoli plessi) alle necessità del caso richieste dallo stato pandemico tutt’ora in atto, e che potrebbe non cessare, a cominciare da settembre, proprio alla ripresa, a regime, delle attività scolastiche.

Si è così concentrata l’attenzione sul diritto allo studio che vuole essere realmente garantito dalla Democrazia Cristiana alle giovani generazioni, i figli e le figlie dei calabresi, affinché, nulla possa più ostacolare il processo di apprendimento di chi “domani” sarà chiamato ad essere classe dirigente, a garanzia della stessa tenuta della coesione sociale e, dunque, dello stato democratico.

Allo stesso tempo e di conseguenza, l’attenzione della Democrazia Cristiana sarà diretta verso lo sviluppo dei territori, a cominciare dalla infrastrutture nei trasporti, anche in tale “comparto”, si auspica possa essere assunta una presa di posizione, non solo da parte degli Enti locali ricadenti nei territori interessati “all’opera”, quanto proprio anche da tutte quelle “componenti” che rappresentano la società civile che si organizza, per offrire una risposta alle proprie emergenze, e ciò a sottolineare e significare che non esistono “padroni”.

Né “schiavi”, ma tutti si è, ugualmente e indistintamente chiamati

Ad una urgente assunzione di responsabilità vera, tutti si dovrebbe essere partecipi di un processo di cambiamento reale, per l’immediato ritorno alla normalità della vita relazionale, in ogni ambito dell’esistenza umana. Significativo, infatti, che, su sollecitazione e impulso dell’organo provinciale organizzativo del Partito, in quel di Scalea della provincia di Cosenza, in Consiglio Comunale, si stia già dibattendo dello sviluppo territoriale che può apportare il ripensamento del trasporto passeggeri sulla linea ferroviaria.

Anche in questo caso, la Democrazia Cristiana si augura che

una decisione venga assunta al più presto dal Consiglio Comunale, a ribadire che c’è anche una classe dirigente pronta a scegliere per i cittadini, con i cittadini e verso le esigenze dei cittadini, anche di altri comprensori territoriali, e proprio a voler finalmente affrontare tutti “gli snodi” di una problematica di sicuro interesse anche del livello nazionale e europeo.

Staremo al fianco delle Amministrazioni virtuose

Questo il “senso” che caratterizzerà le prossime iniziative della Democrazia Cristiana Calabrese, perché la spesa pubblica venga finalmente politicamente e concretamente indirizzata verso esigenze e per esigenze reali, non tanto per via dell’insostenibilità del “debito” pubblico che lievita di giorno in giorno, quanto proprio per le disastrose conseguenze che ne derivano, per la costante disamministratine che subiscono gli Enti Pubblici e, dunque, per la sistematica disarticolazione dei servizi locali e nazionali, a cominciare dai rifiuti, per finire al gravissimo stato della sanità calabrese. In sostanza, la Democrazia Cristiana ha fiducia che con l’impegno operoso di tutti.

La Calabria, i territori calabresi, i cittadini

non potranno mancare le sempre più pressanti sfide del futuro, sicché, nella prossima finanziaria potranno allocarsi solo 20 commi totali, uno per regione, uno soltanto per la Calabria, non gli attuali 1150 che nulla di buono portano e hanno portato ad una economia appositamente stremata per essere sostituita.

È ciò a significare che si vuole lanciare un apposito appello

  • a tutti gli uomini e le donne di buona volontà,

a cominciare dai Sindaci virtuosi, a ribadire quanto proprio più volte specificato nella riunione di ieri sera, ossia, che il bilancio regionale è carta straccia, utilizzabile, al massimo, “per andare in bagno”, e ciò, dunque, a significare, ulteriormente, che un Sindaco è il primo Cittadino, come il Presidente del Consiglio è un primo Ministro, che “guidano”, e non esistono ultimi posti da “assegnare” a chicchessia, men che meno, a chi ha in animo di “fare” per tutti!

La Democrazia Cristiana Calabrese intende, quindi

dare a tutti appuntamento agli incontri che saranno organizzati nei prossimi giorni, a cominciare da quello degli Enti Locali in programma stasera alle ore 18.30, e, comunque, a quello della Direzione Nazionale del Partito, che Vi ricordiamo, è da tempo in programma per il 25 e 26 p.v. in Roma.

Il segretario organizzativo della democrazia cosentina Maiuro Antonio 

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