Maiuro: Nel piano ripresa è resilienza il Recovery Plan

Maiuro: Nel piano ripresa è resilienza il Recovery Plan

Maiuro: Nel piano ripresa è resilienza il Recovery Plan

Riceviamo e pubblichiamo

 da Antonio Maiuro Democrazia Cristiana  
  • Nel piano ripresa è resilienza il Recovery Plan e composto da 618 pagine.

Ci auguriamo che la politica locale, regionale, e nazionale sappiano spendere questi fondi in ciò che prevede la manovra. Con l’augurio che questi soldi non vadano a comunità che non intendono adempiere i doveri che la manovra prevede. Andiamo a vedere cosa prevede. Purtroppo, mi preme ricordare che molte regioni, e capoluoghi di regione hanno degli enormi buchi di debito pubblico, di cui in questo momento le magistrature devo restare in allerta. 

  • 1.1 L’UNIONE EUROPEA PER LE PROSSIME GENERAZIONI
Costruire un’Unione Europea per le prossime generazioni. È questo il compito storico a cui siamo chiamati. Per essere protagonisti, e non comprimari, della storia di questo secolo. Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha attraversato un periodo di ripetute crisi finanziarie e recessioni. La tenuta dell’Area euro è stata messa a dura prova. Le asimmetrie di reddito e occupazione fra gli Stati membri e fra le aree geografiche sono aumentate, acuendo le tensioni sociali e i rischi politici.

E infine, nel 2020, l’emergenza sanitaria generata dalla pandemia da Covid-19 ha portato a un blocco produttivo di proporzioni inedite e all’adozione di misure d’emergenza con profonde ricadute sul piano sociale. Le sfide che dobbiamo affrontare sono enormi.

Di fronte alle crisi precedenti

l’Unione Europea non ha elaborato una risposta all’altezza, a causa di un assetto istituzionale e strumenti di intervento incompleti, e l’adozione di politiche di austerità ha innescato una spirale di sfiducia. Durante l’epidemia da Covid-19, alla consapevolezza della fragilità comune si è affiancata l’urgenza di una svolta.

Gli europei hanno saputo ritrovarsi, con l’approvazione rapida di strumenti volti ad affrontare la crisi e a porre le fondamenta per la ripresa. La vera e propria svolta, di portata storica, è arrivata con l’accordo per finanziare con 750 miliardi l’iniziativa Next Generation EU (NGEU). Le decisioni delle istituzioni europee esprimono una profonda consapevolezza del passaggio storico.

Sta emergendo un’idea europea della società del futuro, che darà concretezza al progetto di una “Europa geopolitica” lanciato dalla Commissione Von der Leyen, per affermare l’autonomia strategica europea. Tutte le istituzioni sono state impegnate in un’azione coordinata e coerente per il nuovo corso.

  • Già nella prima metà del 2020, la Banca Centrale Europea (BCE)

Ha riposto con rapidità rafforzando la sua straordinaria espansione monetaria fornendo un contributo fondamentale ai Paesi membri nel contenimento degli effetti economici della pandemia.

La Commissione ha approvato l’uso flessibile delle risorse di bilancio

  • con la Coronavirus Response Investment Iniziative (CRII plus)

la clausola di salvaguardia generale del Patto di Stabilità e Crescita e il quadro temporaneo relativo alle norme sugli aiuti di Stato. Già prima di NGEU, sono state rese disponibili reti di sicurezza inedite per fronteggiare l’emergenza sociale, economica e sanitaria: lo Strumento di supporto per mitigare i rischi di disoccupazione (SURE), il potenziamento degli strumenti della BEI, nonché una nuova specifica linea di credito per far fronte alla pandemia all’interno del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), approvata in primavera e disponibile per gli Stati Membri dell’Area Euro.

Antonio Maiuro recoveriplain

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