Mel Brooks e Gene Wilder: Frankestien Junior

Mel Brooks e Gene Wilder: Frankestien Junior il film. L’iatlia del giorno dopo rubrica di Francesco Campopiano

ci sono film che hanno segnato il tempo

ancora non ero nato, ma questa data è importantissima per me. Ci sono film che hanno segnato il tempo, che hanno scorso la storia e che ci hanno accompagnato nei nostri momenti difficili ma anche in quelli di spensieratezza magari con gli amici.

18 Luglio del 1975 usciva nelle sale Italiane

Esattamente il 18 Luglio del 1975 usciva nelle sale Italiane uno dei film più belli e divertenti che la mente umana possa aver creato, e sono sicuro che il regista, una volta conclusa e riletta la sceneggiatura abbia esclamato: “SI PUÒ FAREEEE”.

Mel Brooks e Gene Wilder

Mel Brooks e Gene Wilder, non avrebbero mai potuto neanche immaginare il successo planetario del loro film, sto parlando di Frankestien Junior.

Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti

È stato inserito nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, è al tredicesimo posto nella classifica delle migliori cento commedie americane. In Italia è il DVD più venduto di tutti i tempi.

gli altri interpreti

Gene Wilder, Peter Boyle, Marty Feldman, Cloris Leachman, Teri Garr, Kenneth Mars, Richard Haydn, Liam Dunn, Gene Hackman e Madeline Kahn erano gli interpreti principali di questo film…che senza togliere niente a nessun’ altro hanno fatto la Storia del cinema Mondiale.

concludo

Concludo con uno scambio di battute tra Igor ed il dott. Frankestien tratta dal film:

  • “Dimmi, quel cervello che mi hai portato, era di Hans Delbruck?
  • No.
  • Ah! Bene. E…ti dispiacerebbe dirmi…di chi era il cervello che gli ho messo dentro?
  • Non si arrabbierà, eh?
  • No, no…non mi…arrabbierò.
  • B…qualcosa.
  • A.B. qualcosa? A.B. chi?
  • B….NORME.
  • A…B…NORME?
  • Son quasi sicuro che era quello il nome.
  • Ah. Ah…Vorresti dire che io ho messo un cervello ABNORME in un energumeno lungo due metri e venti e largo come un armadio a due ante?! Canagliaaa!!!”

Film stupendo!

l’Italia del giorno dopo

F. Campopiano

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