Nablo: Colui che amministra con competenza una azienda non ha prezzo

Nablo: Colui che amministra con competenza una azienda non ha prezzo

Nablo: Colui che amministra con competenza una azienda non ha prezzo

Nablo: Colui che amministra con competenza una azienda non ha prezzo

  di Gennaro Nablo 

“il cittadino scrive il suo articolo”

Colui che amministra con competenza una azienda, non ha prezzo. Va remunerato adeguatamente poiché la sua abilità produce benessere, ed è giusto che ne tragga vantaggio in proporzione. Le aziende amministrate da incapaci sono destinate a fallire. La nomina degli amministratori nel campo Pubblico avviene con una procedura dettata dalla Costituzione.

  • Nel corso degli anni, l’egoismo umano ha creato un sistema in base al quale la competenza non conta.
Una volta che il Popolo, in buona fede, concede il mandato, l’amministratore non ha vincoli. La nomina in generale di tali amministratori è basata sulla capacità di costoro di attrarre voti anche turlupinando l’elettore. A lungo andare tale sistema ha prodotto e produce persone incapaci, i quali sono solo abili a pensare, più o meno trasversalmente, costantemente alla loro “pancia”.

Si sono disonestamente attribuiti risorse economiche non proporzionate alla loro capacità

Si sono attribuiti anche pensioni stratosferiche (rispetto ai comuni cittadini). Hanno chiamato questa schifezza: “vitalizio” che non cessa con la loro morte. Diversamente dai comuni mortali al cui coniuge superstite viene assegnata una quota ridotta di pensione cosiddetta di “reversibilità” è che ultimamente, gli stessi boiardi stanno pensando di abolire, il “vitalizio” passa per intero ai loro coniugi.

L’unico parlamentare che si è ribellato a tale lordura è stato l’Avvocato Penalista Enrico Endrich, già Podestà di Cagliari sotto il Regime Fascista e poi Senatore del MSI. Per protesta rinunciò clamorosamente alla poltrona. Alla sua morte, la moglie onorò le idee del marito rifiutando a sua volta il vitalizio. Hanno unilateralmente stabilito che il frutto delle loro ruberie ricadesse sotto la novella giuridica del “diritto acquisito”. 

Tuttavia, se paragonate il surplus degli stipendi e la sproporzione delle pensioni al bottino conseguito dai comuni delinquenti, capirete che né i primi né i secondi possono vantare dei “diritti” sul sangue della povera gente. E niente, ditemi ancora che devo votare per scegliere “il male minore”. L’ultima volta che l’ho fatto mi sono poi accorto che alla fine, coloro che compensavano l’inesperienza con l’onestà, si sono alleati con il PD ed hanno perso pure quella. Gennaro  Nablo


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