Neri portavoce dei LSSIR: il coronavirus causerà grande crisi economica?

Dalla grande depressione, il coronavirus causerà grande crisi economica ? e allarme mondiale ? 

I mercati mondiali, le borse internazionali dicono di si!

Secondo i dati che sono stati resi noti da recente, la pandemia di Covid-19 e il conseguente lockdown di metà della popolazione mondiale ci porterà nella crisi peggiore dalla Grande Depressione del 1929. Questo è l’allarme lanciato da un articolo del Financial Times.  

L’economia statunitense ha perso 710 mila posti di lavoro all’inizio di marzo 2020

segnando la prima contrazione dopo 113 mesi di crescita: un dato di gran lunga peggiore rispetto alle stime degli analisti, e che segue dei sondaggi poco rassicuranti svolti in Europa per quanto riguarda il settore dei servizi, che potrebbe evidenziare la più grande perdita degli ultimi venti anni.

Il tasso di disoccupazione risale al 4,4% dal 3,5% di febbraio: il dato peggiore dal maggio del 2009. E sono attesi numeri ancora più preoccupanti dal mese di aprile. Il capo del Fondo monetari internazionale  Kristalina Georgieva ha parlato di una crisi che potrebbe rivelarsi peggiore di quella del 2008: «Mai nella storia del Fmi abbiamo assistito a un arresto dell’economia mondiale, è peggio della crisi finanziaria». 

L’Italia, che per prima tra gli Stati dell’Ue ha ordinato la chiusura del Paese, ha registrato nel mese di marzo un indice Pmi (purchasing managers index, che monitora l’andamento dell’attività manifatturiera e dei servizi) pari a 17,4, nettamente più debole rispetto ai 52,1 di febbraio: un livello mai raggiunto dall’inizio della raccolta dei dati nel 1998 

  • Ma nessun Paese in Europa è stato risparmiato Anche in Spagna

l’altro Stato pesantemente colpito dalla pandemia, il Pmi è crollato a 23. Per avere un metro di paragone, un punteggio pari a 50 indica un numero uguale di aziende che hanno attività in crescita e in calo. 

I numeri che arrivano dall’Europa e non fanno presagire nulla di buono

Per gli Stati Uniti, hanno portato gli economisti a ridurre le stime per la crescita globale nel 2020,

  • che erano all’incirca pari al 3% all’inizio del mese di marzo, come ricorda il Financial Times.  Basti pensare che gli esperti della Bank of America hanno ripetutamente tagliato le loro stime.

E ora sostengono si potrebbe arrivare a una contrazione del 2,7% in tutto il mondo, «considerevolmente peggiore rispetto alla recessione del 2008-2009». 

La risposta da parte dei governi e delle banche centrali sia in Europa, sia negli Stati Uniti è stata immediata, con piani di sostegno economico ai cittadini e alle aziende che hanno perso il lavoro o che hanno visto scendere in picchiata i guadagni delle attività in seguito al lockdown. Il mese di dicembre ha segnato numeri ancora peggiori rispetto ai precedenti, ma nessuno si aspetta niente di diverso.  
  • Al momento, invece, si guarda con trepidazione (e con speranza) alla Cina

Che sta ripartendo dopo aver superato la grande fase critica del coronavirus.

L’attesa è per una ripartenza dopo che le attività saranno riprese, a misure di restrizione allentate. Miguel Chanco, senior Asia economist della società di consulenza Pantheon Macroeconomics, interpellato dal Financial Times ha detto che per il momento non si vede alcuna crescita rapida, nonostante i blocchi in Cina siano diminuiti.

 

 

 

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