Roma: Una vita in divisa

di Gianni GALLO

Nel 1977 Ero un giovane allievo agente della  scuola  di polizia di Alessandria non sapevo nemmeno perché ero lì e indossavo quella divisa.

A si, volevo fare solo il militare, ogni Mattina prima di iniziare tutte le attività vi era  l alza bandiera, vedere sventolare quei colori che rappresenta la mia nazione inizialmente ìo non davo nessuna importanza

  Un giorno  

In piena notte piovosa veniamo svegliati, non capivo, ma come sempre, come tutti abbiamo fatto ciò che si ordinava, ci mettiamo in fila al magazzino fornirono degli stivali e una paletta. 

 (mancava un secchiello ed ero pronto per andare in spiaggia) 

Ancora non sapevo a cosa andavo incontro. sotto la pioggia inquadrati si aspettava il sottufficiale, un uomo non alto con la barba di poche parole, mi piaceva, disse che insieme dovevamo attendere gli ordini dell’ufficiale.  

Eccolo arriva, disse 

Ragazzi siamo in allerta, il fiume ha inondato la città. La famosa alluvione Alessandrina. Ho paura, eccitato, disorientato, ma pronto.

E quasi mattina si sale sugli automezzi arrivati nelle vicinanze della città, vidi per la prima volta l inferno, case distrutte dalle valanghe di fango e alberi, piove ed è freddo, dovevano scavare cercare superstiti, aiutare i feriti, la paura scomparve la mente e il corpo era immerso nella spasmodica lotta contro il tempo.  

Tutti sporchi di fango stanchi ma indomabili guerrieri guardavo i miei compagni ero orgoglioso di essere vicino a loro eravamo tutti giovani avevano la maggior parte 18 anni, vedere tutti quei ragazzi scavare in silenzio spalla a spalla.  

Dopo parecchie ore stanchi ma fieri di essere in aiuto alla popolazione.  

Ci danno il cambio ritorniamo in caserma una doccia veloce e subito in branda. Dopo qualche giorno tocca di nuovo alla nostra compagnia, stiamo vicino al paese, succede qualcosa di inaspettata, scendiamo dall’ automezzo, la gente era lì sulla strada che applaudiva per la nostra presenza.  

Ecco, in quel momento mi sono sentito orgoglioso di indossare quella divisa che non davo importanza. Da quel giorno ogni volta che la mattina c’era l’alza bandiera ero fiero di essere lì con la mano al cuore. 

Galg61


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