S. Neri (L.S.S.I.R.) Eravamo poveri prima di questa maledetta pandemia

S. Neri (L.S.S.I.R.) Eravamo poveri prima di questa maledetta pandemia

S. Neri (L.S.S.I.R.) Eravamo poveri prima di questa maledetta pandemia

di Salvo Neri

Siamo oggi sempre più poveri quasi a rasentare la miseria, ed in silenzio rassegnati, delusi, “sconfitti”” subiamo perché’ incapaci di reagire. 

Perché vive in noi, scorre nelle nostre vene, la paura di avere coraggio. ma ci lamentiamo, peniamo, soffriamo e…a dimentichiamo!! mentre tutto resta fermo grazie ai nostri governanti incapaci, senza idee e passione per la Sicilia. 

  • La Sicilia è, in Europa, la regione con il più alto tasso di persone a rischio povertà: il 41,8 per cento. 
S. Neri (L.S.S.I.R.) Eravamo poveri prima di questa maledetta pandemiaNell’Isola un terzo dei giovani tra 15 – 24 anni ( il 31,9 per cento ) non studia né lavora e una bimba nata in Sicilia ha una speranza di vita di due-tre anni in meno di una bambina nata altrove. 

Sono i dati di una ricerca sull’attuazione in Sicilia del Sia ( Sostegno all’inclusione attiva ), la misura contro la povertà che, da quest’anno, ha ceduto il passo al Rdc (reddito di cittadinanza) “figlio” contro la povertà. 

L’indagine rivela che “l’incidenza della povertà relativa in Sicilia è quasi cinque volte più elevata che nel nord Italia” 

  • Secondo Noi Liberal Socialisti Sicilia Riformisti Indipendentisti

serve “un piano regionale serio e mirato da adottare contro l’emergenza povertà e, va rafforzato il ruolo di programmazione della complessa filiera, coinvolgendo maggiormente Comuni e servizi sociali, Inps, Asp, scuole, centri per l’impiego, agenzie formative, enti per le politiche abitative, parti sociali, terzo settore, imprese. 

Oggi più che mai è urgente creare una grande sfida per una grande opportunità, atta ad affrontare il tema dell’esclusione sociale con un approccio strategico e in un’ottica complessiva che mette al centro la persona” 

Per Noi liberal- Socialisti Sicilia Riformisti Indipendentisti in Sicilia “servono punti di accesso, una rete di protezione sociale, regionale e locale, e c’è bisogno di un piano per la lotta alla povertà e dello sviluppo dei servizi all’inclusione”. Ecco perché, per le associazioni, “la Regione deve attivare immediatamente un confronto costruttivo”. Interloquire con il Governo Musumeci, l’Anci e gli enti locali, è il nostro messaggio per organizzare un welfare di prossimità che crei concrete reti di protezione per le fasce sociali più fragili”. Un’area nient’affatto marginale in Sicilia, che è la regione con il reddito medio familiare (21,8 mila euro) tra i più bassi d’Italia. 
Una grande sfida per una grande opportunità: La sostenibilità 

È il processo di cambiamento nel quale lo sfruttamento delle risorse, il piano degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e le modifiche istituzionali  sono tutti in sintonia e valorizzano il potenziale attuale e futuro, al fine di far fronte ai bisogni e alle aspirazioni dell’uomo. Abbracciare un approccio sostenibile oggi è necessario visto che si appresta a diventare in assoluto il principale fattore critico di successo e driver di sviluppo per le aziende nei prossimi anni. 

Diventare socialmente più responsabili si rivela non solo un vantaggio per la reputazione ma anche un mezzo per ridurre costi e rischi, aumentando spinta all’innovazione, e costituendo inoltre un nuovo stimolo per la filiera, i prodotti, il modello di business. Il tutto in un’ottica di lungo periodo che risulta premiante.  

 

 

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