Storia di un’isola sul Mediterraneo e dei suoi personaggi famosi

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Sicilia: Storia di un’isola sul Mediterraneo e dei suoi personaggi famosi.


di Giuseppe Castelli – The Social News


Un isola che ha fuso varie culture grazie alla sua posizione al centro del Mediterraneo

Non solo culture ma anche il profondo sapere, condizione di perfezione intellettuale di conoscenza di dottrina dei Fenici, dei Greci, dei Romani, dei Bizantini, degli Arabi, dei Normanni, cultura ancora presente nell’Isola.

Un Isola che ha dato i natali a grandi personaggi

Personaggi che con la loro creatività ed ingegno hanno dato un contributo alla Sicilia nel corso della storia ma anche nella letteratura.

ARCHIMEDE

Basta ricordare i suoi famosi Siciliani come Archimede scienziato e matematico Siracusano, famoso per i suoi specchi che incendiarono le navi romane.

EMPEDOCLE

Filosofo, poeta e scienziato. Secondo il racconto di Diogene Laerzio, Empedocle nacque da una famiglia antica, nobile e ricca di Agrigento. Empedocle inoltre partecipò alla vita politica della città negli anni fra il 446 e il 444 a.C. Secondo il racconto di Diogene Laerzio, si iscrisse alla Scuola pitagorica divenendo allievo di Telauge, il figlio di Pitagora.

ETTORE MAJORANA

Fisico e Accademico: nacque a Catania, 5 agosto 1906. Si laureò, con il voto di 110/110 e lode, il 6 luglio 1929, relatore Enrico Fermi presentando una tesi sulla teoria quantistica dei nuclei radioattivi. Premio Nobel per la fisica nel 1945. Il 27 marzo 1938, a Palermo, Majorana salì su un traghetto diretto a Napoli, e da allora non se ne seppe più nulla. Alla sua scomparsa si interessarono i servizi segreti di molti paesi. Forse la sua scomparsa a causa delle sue ricerche sull’antimateria, quindi una preda ambita per chi voleva sfruttare le sue scoperte a fini bellici ? Non lo sapremo mai.

ANDREA CAMILLERI

Nato a Porto Empedocle, 6 settembre 1925, scrittore, sceneggiatore, regista e drammaturgo. Raggiunto popolarità dalla fine degli anni novanta per il personaggio de “Il commissario Montalbano”. Ha anche insegnato regia all’Accademia nazionale d’arte drammatica, e tra gli studenti ha avuto Luca Zingaretti, che poi diventerà il Commissario Montalbano.

COSTANZA D’ALTAVILLA

Nacque a Palermo il 2 novembre 1154, ultima regina della Casa d’Altavilla consorte e reggente di Sicilia, imperatrice moglie di Enrico VI di Svevia  (figlio dell’imperatore Federico Barbarossa) e madre di Federico II diventato RE. Poco prima di morire Costanza d’Altavilla mise lo stesso figlio sotto la tutela del papa Innocenzo III:

ANTONELLO DA MESSINA

Nacque a Messina nel 1479, principale pittore siciliano del Quattrocento,  primo nel difficile equilibrio di fondere la luce, l’atmosfera e l’attenzione al dettaglio della pittura fiamminga con la monumentalità e la spazialità razionale della scuola italiana. I suoi ritratti sono celebri per vitalità e profondità psicologica.

VINCENZO BELLINI

Compositore nacque a Catania il 3 novembre 1801 famoso per le sue opere, le più famose  La sonnambula la Norma e I Puritani. La musica di Bellini è un singolare connubio tra classicità e romanticismo. Con Il pirata (1827) e  La straniera (1829) ottennero alla Scala un clamoroso successo. La stampa milanese riconosceva in Bellini l’unico operista italiano in grado di contrapporre a Gioachino Rossini.

SALVATORE QUASIMODO

Nacque a Modica il 20 agosto 1901 premio Nobel per la letteratura nel 1959. Poeta e traduttore, esponente di rilievo dell’ermetismo. Ha contribuito alla traduzione di vari componimenti dell’età classica, soprattutto liriche greche, ma anche di opere teatrali di Molière e William Shakespeare.

LEONARDO SCIASCIA

Leonardo Sciascia, nacque a (Racalmuto l’ 8 gennaio 1921, scrittore, saggista, giornalista, politico, poeta, drammaturgo, critico d’arte e docente italiano. Nel 1952, esce la raccolta di poesie La Sicilia, il suo cuore, che viene illustrata con disegni dello scultore catanese Emilio Greco, nel 1954 a collaborare a riviste antologiche dedicate alla letteratura e agli studi etnologici. Nel 1961 esce IL GIORNO DELLA CIVETTA col quale lo scrittore inaugura una nuova stagione del giallo italiano contemporaneo, al romanzo si ispira il film omonimo del regista Damiano Damiani, uscito nel 1968.

GIOVANNI CARMELO VERGA

Nacque a Vizzini il 2 settembre 1840,  Scrittore, drammaturgo e senatore italiano, considerato il maggior esponente della corrente letteraria del Verismo. A soli 16 anni, tra il 1856 e il 1857, Verga scrisse il suo primo romanzo d’ispirazione risorgimentale Amore e patria rimasto inedito. Con il denaro datogli dal padre per concludere gli studi, il giovane pubblicò a sue spese il romanzo I carbonari della montagna. Con l’arrivo di Garibaldi a Catania venne istituita la Guardia Nazionale e Verga, nel 1860, si arruolò in essa prestando servizio per circa quattro anni ma, non avendo inclinazioni per la disciplina militare, se ne liberò con un versamento di 3.100 lire. Nel 1862, ricordiamo che in quel periodo come pubblicato in questo blog qualche giorno fa, in Sicilia si verificò un periodo di violente sommosse popolari per l’abolizione del dazio sul macinato e, soprattutto nella provincia catanese, si assistette alla reazione dei contadini che, esasperati, arrivarono ad uccidere e a saccheggiare le terre. Sarà Nino Bixio col la sua strage a riportare l’ordine. Verga e Niceforo ritentano l’esperienza con la rivista letteraria L’Italia contemporanea sulla quale il Verga pubblica la sua prima novella verista, Casa da thè.

GIOVANNI TOMASI DA LAMPEDUSA

Nacque a Palermo il 23 dicembre 1896 scrittore e nobile italiano. Letterato di complessa personalità e autore del noto romanzo Il Gattopardo, trascorse gran parte del suo tempo nella lettura, ricordando la propria infanzia scrisse: ero un ragazzo cui piaceva la solitudine. Il casato dei Tomasi di Lampedusa è una diramazione della famiglia Tomasi da cui discendono anche i Leopardi di Recanati.  Si dice che fu al ritorno da quel viaggio che iniziò a scrivere Il Gattopardo. All’inizio il manoscritto del Gattopardo non fu preso in considerazione dalle case editrici Mondadori e Einaudi. Questo  manoscritto addirittura venne giudicato negativamente da Elio Vittorini. Ricordiamo poi che il Gattopardo divenne un film storico colossal del 1963 diretto da Luchino Visconti, tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, vincitore della Palma d’oro come miglior film al 16º Festival di Cannes.

Come non ricordare anche sue famose donne Siciliane

NINA SICILIANA

Poetessa del XIII secolo, considerata la prima donna a poetare in volgare.

MARIANNA COFFA

Considerata un precoce talento poetico. I successi poetici della bambina si espressero nelle improvvisazioni tanto apprezzate nella arcadica «Accademia dei Trasformati» di Noto.

PINA CALI’

Pittrice, nacque il 2 dicembre 1905 a Casteldacci. Partecipò nel 1929 alla mostra Giovani pittori e scultori siciliani, tenuta a Roma presso la Camerata degli artisti e organizzata da Pippo Rizzo, all’epoca segretario del Sindacato regionale fascista di belle arti di Sicilia.

GIUSEPPINA TURRISI COLONNA

Nacque a Palermo il 2 aprile 1822 poetessa, trascorse l’infanzia e l’adolescenza dedicandosi allo studio e ricevendo un’istruzione ampia e accurata dalla madre, donna colta ed energica, Ancora bambina, componeva piccole farse e commedie da recitare in famiglia con i fratelli.

FRANCA FLORIO

Nacque a Palermo il 27 dicembre 1873 con il nome di Francesca Jacona di San Giuliano, nobildonna, discendente di una famiglia dell’aristocrazia siciliana, Moglie di Ignazio Florio, la stessa ebbe un grandissimo ruolo nei tanti affari del marito noto armatore, industriale, albergatore, banchiere che fu uno dei maggiori capitalisti dell’inizio del XX secolo. Dai siciliani era chiamata Donna Franca.


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