UNA SCELTA DIFFICILE

L’INDAGINE

Si indagava per omicidio, un lavoro senza sosta senza orario, lunghi appostamenti e pedinamenti.

UNA MATTINA

eravamo dietro un sospettato, ci avrebbe portato fino al ricercato. Eravamo fermi nel traffico quando si sente un autovettura che suonava all’impazzata cercando di farsi largo tra il traffico, guardando all’interno si poteva notare un uomo alla guida e una donna accanto con un piccolo bambino. Luigi abbassò il finestrino, rivolgendosi al guidatore gli chiese cosa stava succedendo.

LA RISPOSTA

l’uomo ci disse disperatamente che doveva arrivare al Bambin Gesù in quanto il bambino respirava a mala pena.

COSA FARE

già cosa fare ? In quel momento noi dovevamo scegliere se perdere l’unica pista per catturare il ricercato per omicidio oppure soccorrere la famiglia.

LA SCELTA

Senza indugio mettiamo il lampeggiante e la sirena, gli facciamo strada informando la nostra centrale operativa che avevamo azionato i segnali di emergenza per soccorrere un bambino.

IL TRAGITTO

era lungo, si faceva difficoltà in quanto il papà del piccolo non era in grado di starci dietro, decidiamo che era il caso che uno di noi due doveva prendere il posto alla guida del mezzo al posto del papa. Nonostante tutto il tempo scorreva, il traffico ci impediva di avere una fluida guida.

IL SENSO DI SQUADRA

Ma ecco che qualcosa di inaspettato accade, durante la corsa una Volante venne in aiuto e ci fece da staffetta, da quel momento non eravamo più soli, altre Volanti diedero il loro contributo, bloccarono il traffico. In poco tempo eravamo giunti all’ospedale, lo staff medico avvisato dell’arrivo del piccolo si fece trovare pronto ad accogliere il bambino.

Noi tutti eravamo lì che guardavamo il bambino entrare, e senza dire niente andammo via in silenzio, consapevoli di avere perso la possibilità di portare a termine la nostra indagine, ma contenti e orgogliosi della nostra decisione.

LA SORPRESA

non finisce qui , la nostra Sala Operativa chiese il silenzio radio, il Questore di Roma intervenne di persona per congratularsi con noi e tutti i colleghi delle Volanti per aver portato a termine un buon lavoro.

Naturalmente non ci furono articoli sui giornali o premi. Le forze dell’Ordine sono, saranno, sempre vicini a chi ha bisogno, senza chiedere chi sei da dove vieni.

Le Forze dell’Ordine sono l’ultimo baluardo per la democrazia. E’ stato un onore, lo sarà sempre avere indossato la divisa da “SBIRRO”, e di aver lavorato con uomini e donne con tanto di, come dice Camilleri ” CABBASISI”. Chi vuol capire capisca.

Un saluto agli amici lettori.

PS:

il latitante fu catturato alcuni mesi dopo. MA QUESTA E UN ALTRA STORIA

Roma

Giuan

 

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