La montagna ha partorito un topolino per quel che riguarda la Sicilia
di Salvo NeriDa pagine 60 in poi, nella bozza del piano per il Recovery Fund relativa a trasporti e infrastrutture, per la Sicilia c’è ben poco. E tutto questo nonostante una serie di incontri ed un ampio documento che la Regione Siciliana ha presentato.
Nè ponte nè tunnel nè infrastrutture
Liberal Socialisti Sicilia riformisti indipendentisti: uno schiaffo alla Sicilia “un delitto perfetto”, una sconfitta per tutto il popolo dell’Isola. Con questi delinquenti non si va da nessuna parte! Prendiamone atto una volta per tutte.
Solo briciole per la linea ferroviaria Palermo-Catania-Messina
Che però ha già altri finanziamenti ah hoc. Il doppio binario infatti è già finanziato con due miliardi e mezzo di fondi europei del 2013 e con fondi RFI per il completamento delle reti ten.T. Non c’è il ponte non c’è il tunnel, ci sono soltanto vaghi riferimenti (validi per tutto il paese) su investimenti a strade, viadotti e ponti.
Nel nord- si legge nella bozza:
Si potenziano le tratte ferroviarie Milano-Venezia, Verona-Brennero, Liguria-Alpi e Torino-Lione, migliorando i collegamenti con i porti di Genova e Trieste. Nel centro si rafforzano due assi-ovest /Roma-Pescara e Orte-Falconara). Infine si estenderà l’alta velocità al sud lungo le direttrici Napoli-Bari e Salerno-Reggio Calabria, velocizzando anche il collegamento diagonale da Salerno a Taranto e la linea Palermo-Catania-Messina.Nel resto delle pagine vengono illustrate le strategie per gli investimenti
Gran parte dei quali vanno a rafforzare il nord , mentre per quel che riguarda il sistema portuale, il Recovery Fund guarda con molta attenzione Genova-Trieste (aumentando la capacità di trasporto merci su ferro dai porti verso l’Europa centrale), mentre al centro miglioreranno i collegamenti con la rete est-ovest.