PER LO STATO ITALIANO ESISTONO MORTI DI SERIE A E MORTI DI SERIE B

E’ brutto dirlo ma per lo stato Italiano esistono morti di serie “A” è morti di serie “B”: L’Italia del giorno dopo rubrica di Francesco Campopiano.

17 SETTEMBRE

Troppo spesso ci dimentichiamo di cose che dovremmo ricordare, ci basiamo su fatti recentissimi o lontanissimi della nostra storia e non ricordiamo quello che è accaduto nel mezzo.

NON SAREBBERO DOVITI ESSERE LI

a causa di una guerra non nostra, voluta dalle lobby e da assassini patentati al servizio del Dio denaro, noi Italiani siamo chiamati a ricordare delle vittime, che NON SAREBBERO DOVUTE ESSERE LI. Giovani ragazzi Italiani che hanno dato la vita in nome di una democrazia portata con la violenza.

MORIRONO 6 MILITARI ITALIANI E 4 RIMASERO FERITI

Il 17 Settembre del 2009, a Kabul un’auto carica di esplosivo riuscì ad infilarsi tra due mezzi Lince del 186º Reggimento della Brigata Folgore, detonando. Morirono 6 militari Italiani e 4 rimasero feriti, in più circa 25 persone tra civili e poliziotti afgani morirono insieme ai nostri UOMINI.

  • Roberto Valente, sergente maggiore, 187º Reggimento della “Folgore”.
  • Matteo Mureddu, primo caporal maggiore, 186º Reggimento della “Folgore”.
  • Antonio Fortunato, tenente, 186º Reggimento della “Folgore”.
  • Davide Ricchiuto, primo caporal maggiore, 186º Reggimento della “Folgore”.
  • Giandomenico Pistonami, primo caporal maggioredel 186º Reggimento della “Folgore”.
  • Massimiliano Rendono rimo caporal maggiore, 183º Reggimento “Nembo” della “Folgore”

Mi fa rabbia sapere che questi ragazzi non vengono ricordati…

Mi fa rabbia sempre che sono morti per una guerra non nostra…

SE SOLO AVESSIMO IL CORAGGIO DI DIRE NO

Se solo avessimo il coraggio di dire NO ai potenti del mondo, questi ragazzi ora sarebbero con le loro famiglie…se solo avessimo il coraggio di dire “Questa guerra e’ la tua e Non la mia”…

…se solo avessimo il coraggio di uscire dalla NATO e mandare a quel paese i guerrafondai…

ONORE AI CADUTI!

FOLGORE! Se solo avessimo il coraggio di dire NO ai potenti del mondo, questi ragazzi ora sarebbero con le loro famiglie…se solo avessimo il coraggio di dire “Questa guerra e’ la tua e Non la mia”…

L’Italia del giorno dopo

F. CAMPOPIANO

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