Palermo: Un breve cenno dei suoi mercati storici e siti archeologici

Palermo: Un breve cenno dei suoi mercati storici e siti archeologici

Palermo: Un breve cenno dei suoi mercati storici e siti archeologici

Palermo: Un breve cenno dei suoi mercati storici e siti archeologici


di Giuseppe CastelliThe Social News


Mercati storici

Palermo conserva il suo aspetto mediterraneo nei vari mercati storici: i più caratteristici sono la Vucciria, Ballarò e Il Capo.

La Vucciria si sita all’interno del mandamento Castellammare tra via Roma, il Cassaro e la Cala, il vecchio porto cittadino, la cui vicinanza stimolò l’insediamento di mercanti e commercianti genovesi, pisani, veneziani sin dal XII secolo. La presenza di numerosi artigiani si riscontra nella toponomastica. Il termine Bucceria deriva dal francese boucherie, “macelleria”. Il mercato era infatti inizialmente destinato al macello e alla vendita delle carni; in seguito del pesce, della frutta e della verdura.

Ballarò è il più antico mercato di Palermo e si estende da piazza Casa Professa ai bastioni di corso Tukory. È uno dei più pittoreschi mercati di grascia, cioè d’alimentari.

Il Capo si sviluppa nel cuore dell’omonimo quartiere: conserva elementi popolari del tipico mercato mediterraneo. Altri mercati storici sono il mercato delle Pulci e dei Lattarini; un mercato dell’usato si trova a Piazza Marina.

Siti archeologici

Vi sono tracce puniche in porzioni dell’antica cinta muraria e nella necropoli punico-romana, situata nei pressi di corso Pisani. Del periodo punico rimane essenzialmente l’impianto urbano della città, corrispondente a un asse urbano principale (il Cassaro) e una viabilità minore che si dirama da questo; sono scarse, invece, le testimonianze tangibili.

All’interno di Villa Bonanno sono visitabili i resti di due domus romane, poste di fronte al Palazzo dei Normanni; altre abitazioni si trovano nei pressi di piazza Pretoria e piazza Sett’Angeli. Quest’ultimo sito presenta stratificazioni, che vanno dal periodo ellenistico-romano a quello bizantino; tra i resti, le pavimentazioni musive di una casa patrizia, un tratto stradale coevo e la parte basamentale di un pilastro di epoca bizantina.

Il Parco archeologico del Castellammare, nei pressi della Cala, include i resti del castello-fortezza di epoca normanna, una necropoli islamica e i resti della Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, quasi interamente rasa al suolo dai bombardamenti del 1943.

( Ricerca effettuata sul web ) 


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