AFFATIGATO: Cartelle esattoriali riparte l’invio 50 milioni di notifiche e atti

AFFATIGATO: Cartelle esattoriali riparte l’invio 50 milioni di notifiche e atti

AFFATIGATO: Cartelle esattoriali riparte l’invio 50 milioni di notifiche e atti

 riceviamo e pubblichiamo 
Cartelle esattoriali, dal 1° marzo 2021 riprende l’invio delle notifiche dell’Agenzia delle Entrate e della Riscossione. Si tratta dei 50 milioni di atti finora sospesi: si attendono maggiori informazioni sul piano di dilazione dell’invio in due anni anticipato dal MEF. Probabilmente i dettagli saranno contenuti del Dl Sostegno. 

La proroga arrivata in extremis infatti riguarda le rate della pace fiscale, sia rottamazione che saldo e stralcio delle cartelle, in scadenza il 1° marzo, ed è stata comunicata il 27 febbraio dal Ministero dell’Economia. Nessuna proroga invece per 50 milioni di atti che affollano, insieme agli altri, il magazzino dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Ma è opportuno ricordare ai contribuenti che in entrambi i casi possono far valere la “prescrizione” del dovuto che, secondo la sanzione o il tributo inevaso, sono di 3,5,10 anni. Coloro che saranno oggetto di notifiche sia per rottamazione a saldo e stralcio delle cartelle e per le rateizzazioni, possono richiedere informazioni scrivendo a: ad_hoc.sarl@libero.it 

Tuttavia, il MEF starebbe lavorando a un piano di dilazione dell’invio delle cartelle

insieme a un allungamento dei tempi di prescrizione: maggiori novità al riguardo potrebbero far parte del Dl Sostegno, atteso per metà settimana. La proroga arrivata in extremis il 28 febbraio e annunciata con il comunicato stampa n. 36 del MEF riguarda, invece e solo, la pace fiscale, ovvero le rate di rottamazione e saldo e stralcio delle cartelle. In particolare, la proroga dei termini riguarda le rate del 2020 ancora non versate a cui si aggiunge la prima rata del 2021 della rottamazione-ter.

Ancora non si conosce la nuova data di scadenza entro cui effettuare i versamenti. Maggiori dettagli saranno contenuti nel Dl Sostegno, il primo provvedimento a sfondo economico del Governo Draghi. Il provvedimento, si legge nel comunicato stampa del MEF, entrerà in vigore successivamente al 1° marzo 2021 e “i pagamenti, anche se non intervenuti entro tale data, saranno considerati tempestivi purché effettuati nei limiti del differimento che sarà disposto”. 

La comunicazione del MEF

breve ma intensa, non riguarda però, come già detto sopra, i 50 milioni di atti -di cui 34 milioni di cartelle esattoriali e 16 milioni di avvisi dell’Agenzia delle Entrate- che finora, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, sono stati sospesi. 

Questi 50 milioni di atti però non partiranno tutti insieme il 1° marzo 2021: in base alle ultime notizie, il MEF starebbe lavorando a un piano di dilazione dell’invio delle cartelle, spalmato su due anni. Notifiche e atti, quindi, dovrebbero arrivare in un lasso di tempo di 24 mesi, con relativo taglio di sanzioni e interessi. Due i vantaggi che si otterrebbero da una soluzione simile: 
  • -evitare una pioggia di cartelle sui contribuenti ancora in crisi; 
  • – non ingolfare la macchina del Fisco con richieste di chiarimenti e la presentazione di reclami in un momento in cui gli uffici ancora non sono aperti al pubblico. 

Maggiori dettagli sul piano di dilazione dovrebbero arrivare col Dl Sostegno, insieme alle nuove regole per l’erogazione dei contributi a fondo perduto per le partite IVA.Marco Affatigato

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