Il monumento alla Vittoria: l’Italia del giorno dopo rubrica di Francesco Campopiano
Oggi a differenza dell’altro giorno
Oggi, a differenza dell’altro giorno di quando non ho voluto parlare di Celestino Bianchi, ho voglia di farvi fare un po di polemica!
Il 12 Luglio è una data che
Il 12 Luglio è una data che si ricollega a 2 eventi particolari della nostra storia, che non avrebbero un vero e proprio nesso tra loro, ma che furono inevitabilmente collegati.
Cesare Battisti
Il 12 Luglio del 1916 Cesare Battisti fu giustiziato.
In ricordo di questo Grande Uomo
In ricordo di questo Grande Uomo, sua Eccellenza Benito Mussolini decise di far costruire un Monumento a Bolzano che ricordasse la vittoria nella Prima guerra Mondiale e contemporaneamente il sacrificio del Patriota Battisti.
12 Luglio del 1926
Il 12 Luglio del 1926 ci fu la cerimonia con la posa simbolica della prima pietra del Monumento, invece l’innaugurazione ufficiale avvenne 2 anni dopo, sempre il 12 Luglio.
Mussolini conosceva personalmente Battisti
Mussolini conosceva personalmente Battisti, erano stati membri dello stesso partito e per lui era un onore ed un piacere dedicargli quel monumento, ma trovò nella moglie e nella figlia una forte opposizione, e quindi decise di dedicare il monumento solo alla vittoria della prima guerra.
Il monumento alla Vittoria nel corso del tempo
Il monumento alla Vittoria nel corso del tempo, ha subito ogni qual tipo di attentato, dal linguistico al tritolo. Gli hanno cambiato nome, poi rimesso il vecchio, poi lo volevano buttare giù, per poi ripensarci, fino poi un attentato dinamitardo per fortuna sventato.
È parte della nostra storia
È parte della nostra storia, è parte della storia Italiana…nonostante tu possa parlare un dialetto diverso o una lingua diversa.
L’italia è una e indivisibile
L’italia è una e indivisibile, se non ti piace, nonostante i fondi maggiorati che prendi grazie al tuo status di Regione a Statuto Speciale, te ne potresti anche andare, ma non lo farai mai….perché i soldi che percepisci ti fanno più gola dei valori, e questa si che sarebbe tutta un’altra storia!
l’Italia del giorno dopo
F. Campopiano