Nel corso della mia carriera come esperto informatico ho partecipato a tanti eventi di tipo tecnico e l’ambiente seppur stimolante non mi ha mai trasmesso sentimenti ed emozioni come quelli che ho provato partecipando all’evento ‘Bull of Rights’ organizzato dall’associazione Eligere. Il presidente, la prof.ssa Tina Chiariello ha presentato i vari argomenti con competenza e professionalità rare di questi tempi . Conoscerla di persona è stato un vero piacere. A moderare l’evento L’avvocato Desi Manghisi dell’associazione Eligere #associazioneligere.
Tra i relatori c’erano la Dott.ssa Annalisa D’Errico che ha presentato i 10 social comandamenti del suo libro #figlivirtuali, giornalista e project media manager, Giuseppe Di Lorenzo presiedente dell’associazione Trentino Vivo e il dott. Maurizio Abbate presidente ENAC – Ente Nazionale Attività Culturali …
Ma veniamo agli argomenti trattati.
Tema principale ?
Cosa si può fare per affiancare i nostri figli in tema di cyberbullismo. Quale prevenzione?
I genitori hanno bisogno di sapere. Sono sempre molti che chiedono e cercano risposte, spesso però non sanno a chi rivolgersi e come cercare. (Cito la Prof.ssa Chiariello)
La scuola può fare molto ma insieme ai genitori.
Quando parlo di #cyberbullismo e #bullismo la risposta che spesso ho sentito è stata: “ ma c’è sempre stato” . E questo in parte è vero, tutti noi della generazione dei millenials potremmo raccontare la nostra esperienza di qualche bulletto che ci ha fatto passare un brutto periodo della nostra vita da adolescenti. Ognuno di noi probabilmente avrà reagito in modo diversa secondo della propria emotività, situazione familiare ecc.
Ma come è cambiato il bullismo oggi?
Con le nuove tecnologie e in particolare con i media digitali dove tutto è Smart, tutto istantaneo, veloce e immediato spesso basta poco per rovinare una persona . Un messaggio, un video o una foto in poco tempo possono fare il giro di centinaia di migliaia di persone e arrivare anche a persone cattive. Ecco perché oggi più che mai è importante la figura del referente sul cyberbullismo all’interno di una scuola. Grazie ad alcune leggi oggi un istituto può formare un team preposto all’attività di prevenzione al cyberbullismo, purtroppo però non sempre questo accade.
Uno dei passaggi che più mi ha colpito è la testimonianza di una mamma Erika Defendi. Non potendo essere presente all’evento ha lasciato una lettera che ha letto la Prof.ssa Chiariello.
Alcuni passaggi hanno messo in luce l’assenza di coraggio spesso di portare alla luce situazioni come quelle accadute a suo figlio. Una mamma coraggio che merita sicuramente la nostra attenzione e rispetto.
A conclusione di questo estratto
posso affermare che il risultato è stato un successo da tutti i punti di vista. Ho compreso più che mai che il mio lavoro, quello iniziato con CrismerLaPignola.com è sicuramente importante perché non solo c’è bisogno di divulgare questi messaggi, ma occorre farlo nel modo corretto perché in un mare, come quello del web, si rischia di incontrare parlatori che si improvvisano esperti ma che in realtà non hanno né le qualifiche ne l’esperienza per poter trattare argomenti di tale importanza dove c’è di mezzo il futuro dei nostri giovani.
Grazie a tutti.
a cura di Crismer.