Welby: il coraggio di dire ciò che pensava senza paura ne vergogna

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Welby: il coraggio di dire ciò che pensava senza paura ne vergogna

Ci sono argomenti che creano disagio nelle persone mentre vengono discussi o affrontati, la motivazione é molto semplice, perché si ha paura di dire.

  • Il proprio pensiero soprattutto quando si pensa che possa andare contro l’opinione di massa.
Questa frase è dedicata ad una persona morta oggi, che avuto il “coraggio” di dire ciò che pensava senza paura e senza vergogna.  Il 20 Dicembre 2006 moriva Piergiorgio Welby, e presumo che il nome evochi ricordi e pensieri particolari in ognuno di noi. Per i più giovani, che probabilmente non hanno mai sentito parlare di questo uomo, Welby è considerato il primo uomo in Italia ad aver chiesto in maniera esplicita e chiara l’Eutanasia.

L’eutanasia per chi non lo sa, è il chiedere di essere accompagnato alla morte in maniera dolce e controllata.

L’argomento è relativamente pesante e difficile da trattare tanto che ancora oggi l’Italia non ha preso una posizione precisa e chiara in merito, anzi basandoci sulle attuali leggi punisce tutti coloro che collaborano e creano situazioni del genere.

Welby fin da piccolo era affetto da distrofia muscolare degenerativa…che lentamente e inesorabilmente lo portava sempre di più all’immobilità.

Viveva attaccato a delle macchine, anzi viveva grazie alle macchine a cui era attaccato, più volte chiese di essere staccato, più volte dichiarò di essere contrario all’accanimento terapeutico.

Non vi dico la mia opinione, non è ne il momento ne la situazione ideale, ma secondo me Welby ha fatto la storia. Spero che tutti lo ricordino come merita

L’Italia del giorno dopo di Francesco Campopiano 


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