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di Francesco Campopiano
Se c’è un argomento in particolare che mi da fastidio ricordare é proprio questo, ma è doveroso ricordarlo per le VITTIME innocento che hanno perso la vita e per l’impunità dei loro carnefici.
E proprio da questo avvenimento che si è rafforzato il mio disprezzo per il governo Tedesco e la magistratura tedesca.
A causa di un forte attrito causato dal mal funzionamento di un nastro trasportatore, iniziarono a fuoriuscire delle scintille che incendiarono alcune carte protettive intrise d’olio poste sulle linea. I ragazzi cercarono di spengere l’incendio.
Ma i dispositivi anticendio non erano completamente funzionanti anzi non funzionarono proprio, e si trovarono in una delle situazioni che nessuno di noi vorrebbe mai vivere.
Il processo portò a trovare come colpevoli alcuni dirigenti dell’azienda, i quali ritornati in Germania, perché Tedeschi, ad oggi non hanno scontato neanche un giorno di carcere.
I nomi delle 7 vittime, per non dimenticarle:
Antonio Schiavone 36 anni,
Roberto Scola 32 anni,
Angelo Laurino 43 anni,
Bruno Santino 26 anni,
Rocco Marzo 54 anni, Rosario Rodinò 26 anni
Giuseppe Demasi 26 anni,
Rosario Rodìnò 26 anni.
- L’Italia del giorno dopo rubrica di Francesco Campopiano