Ambiente: Dissesto idrogeologico – Ambientale – Siamo in Italia
Articolo di Salvo Neri
Dissesto idrogeologico? Dissesto ambientale? Crolli di strade e ponti? Allagamenti? Frane e morti? … Siamo in Italia. L’Italia è uno dei Paesi europei più soggetti al rischio idrogeologico, con il 94% dei Comuni italiani a rischio e circa 8 milioni di persone che abitano in zone ad alta pericolosità per fenomeni franosi o alluvionali. Si salvi chi può. L’Italia è un territorio fragile e la situazione non migliora. Cresce la superficie nazionale a rischio idrogeologico, con un incremento che sfiora Il 94% dei Comuni italiani a rischio e oltre 8 milioni di persone che abitano in aree ad alta pericolosità.
Di chi è la colpa della morfologia del territorio?
L’Italia è il paese che ha il primato in Europa per le frane
Tutto il territorio è interessato, nessun’ area viene risparmiata””. “Oltre un migliaio di frane si verificano ogni anno nel nostro Paese. Stando ai dati 2021/22, oltre 540 mila famiglie e 1.300.000 abitanti vivono in zone a rischio frane, mentre sono circa 3 milioni di famiglie e quasi 7 milioni gli abitanti residenti in aree a rischio alluvione. SI SALVI CHI PUO’. Le regioni con i valori più elevati di popolazione a rischio frane e alluvioni sono Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Veneto, Lombardia, e Liguria. Su un totale di oltre 14,5 milioni di edifici, quelli che ricadono in aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata sono oltre 565.000 (il 4% circa), mentre quelli che si trovano in aree inondabili nello scenario medio sono oltre 1,5 milioni (quasi l’11%). Le industrie e i servizi ubicati in aree a rischio frane sono oltre 84 mila, con 220 mila addetti, mentre quelli esposti al pericolo di inondazione superano i 640 mila (13% circa).
Degli oltre 213.000 beni architettonici monumentali e archeologici
Si salvi chi può in questa Italia zona rossa per via di un nemico ben più visibile
il fuoco tramite il quale sono andati in fumo oltre 158 mila ettari di boschi e foreste, come se fosse andata a fuoco una superficie equivalente alle città di Roma, Napoli e Milano insieme. Incendi boschivi che, dall’inizio dell’estate, hanno colpito soprattutto il Sud Italia, dove la crisi climatica morde con la desertificazione delle terre. In Sicilia, solo dall’inizio del 2021, oltre 78mila ettari sono bruciati, pari al 3,05% della superficie della regione. In Sardegna 20mila ettari sono bruciati causando l’evacuazione di centinaia di persone.
Anche a seguito di pratiche agricole intensive e la salinizzazione delle acque
Si salvi chi può!
Il cambiamento climatico, con siccità prolungate alternate a intense precipitazioni e aumento repentino delle temperature, sta divorando il territorio, innescando processi come l’erosione delle coste, la diminuzione della sostanza organica dei terreni (anche a seguito di pratiche agricole intensive) e la salinizzazione delle acque. “Mentre il Governo continua a lanciare messaggi di paura agli italiani sulle politiche legate alla transizione ecologica, il paesaggio sta per essere spazzato via dalla crisi climatica. Si salvi chi può!! Salvo Neri
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