il cittadino scrive il suo articolo che riceviamo e pubblichiamo
Ansia e depressione: In Italia aumentano le patologie mentali
Di Salvo Neri: Riflessione amare scovate e vagliate tra alcuni vecchi libri di mia figlia oggi psicologa forense, altri estrapolate da articoli di giornali e riviste mediche e paramediche, da brevi dichiarazioni di “baroni” della psichiatria, da riviste sindacali mediche e per infermieri professionali ai quali mia sorella infermiera professionale oggi in pensione era abbonata. In sintesi, una ricerca certosina che s vuoi, se la ritieni utile potrai pubblicare quando vuoi senza problemi.
In particolare i sintomi depressivi sono quintuplicati
Ma a fronte di necessità che aumentano gli strumenti a nostra disposizione diminuiscono
Da quando l’Italia 46 anni fa dispose la chiusura dei manicomi con la legge 180 del 1978, che aveva rivoluzionato il metodo di cura dei pazienti restituendo loro dignità e diritti, sottraendoli alla marginalizzazione e all’isolamento, facendo della psichiatria italiana un punto di riferimento nel mondo, anche grazie a una rete capillare di servizi territoriali. Ora non è più così: il servizio rischia di essere travolto dalla grave carenza di risorse economiche e umane nella quale annaspa da tempo la sanità pubblica. E il fatto è che il pericolo si palesa in un contesto di assoluta emergenza.
Negli ultimi tre anni i disturbi mentali sono aumentati del 28%
La mancanza di specialisti ha radici lontane
Negli ultimi vent’anni le scuole di specializzazione, per errori di programmazione di Regioni, ministero della Salute e atenei, hanno formato un numero di psichiatri insufficiente a coprire la domanda. Ora si tenta di correre ai ripari. Ma nel frattempo a causa dell’aumento del disagio professionale nella sanità pubblica il servizio nazionale è diventato sempre meno appetibile. Con una forte perdita di competitività rispetto alle strutture private, tanto che spesso ai concorsi non si presentano candidati”. Un malessere cresciuto in modo esponenziale dopo la morte a Pisa, nell’aprile dello scorso anno, della psichiatra Barbara Capovani, uccisa da un suo paziente. Mentre a L’Aquila, proprio pochi giorni fa, un’altra psichiatra ha riportato la frattura del femore dopo essere stata aggredita da un tossicodipendente.
Dopo numerose pressioni il ministero della Salute ha attivato un tavolo tecnico
Gli atti di autolesionismo e le ideazioni suicidarie sono cresciute del 40%
Nonostante ciò, in alcune regioni, non c’è nemmeno un posto letto di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Le cause dell’impennata tra i minori sono quasi sempre le stesse. Le malattie mentali, che due volte su tre si sviluppano nell’età evolutiva, aumentano in concomitanza con crisi economiche e sociali o guerre, ma c’è anche altro, come l’abuso di sostanze stupefacenti in età precoce. La diffusione capillare dei dispositivi tecnologici ha permesso allo smartphone di insinuarsi gradualmente nelle nostre abitudini: siamo talmente appassionati della nostra vita digitale che spesso questa tende a sovrapporsi a quella reale.
Merito dell’importanza sempre maggiore che attribuiamo allo smartphone
Le funzioni del CCDU sono unicamente quelle di fungere da organo di controllo
scoprendo e denunciando pubblicamente le violazioni psichiatriche dei Diritti Umani nel campo della Salute Mentale. Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) è un’organizzazione indipendente ed è collegato ideologicamente al CCHR (Citizen Commission on Human Rights), che ha sede a Los Angeles. Il CCHR International è stato fondato nel 1969 dalla Chiesa di Scientology e dal professor Thomas Szasz, professore emerito di psichiatria all’Università di Syracuse, Stato di New York e autore di fama internazionale.
A quel tempo le vittime della psichiatria erano una minoranza dimenticata segregate in condizioni terribili nei manicomi sparsi nel mondo
Il CCDU ha raccolto in Italia nel corso degli anni centinaia di denunce e tutelato i diritti di moltissimi cittadini vittime di abusi nel settore della salute mentale
Tra le molte campagne condotte, ricordiamo quella sul consenso informato in relazione all’elettroshock, la serie d’ispezioni a sorpresa, effettuate nei residui manicomiali italiani nei primi anni ’90 (che portarono alla loro chiusura), attività d’informazione e sensibilizzazione sui temi dell’uso di psicofarmaci sui minori, sugli anziani e sul trattamento sanitario obbligatorio.
IMMAGINE: Di Armand Gautier – Cushing/Whitney Medical Library : Library : Info : Image, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12201396