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I morti sul lavoro una vera e tragica ecatombe: superati i 1041
di Salvo Neri
Nel 2023 sono stati come una raccolta punti: Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro da gennaio ad agosto 2023 sono 30, mentre 18 hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro. Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro sono 97, mentre sono 29 quelli deceduti a causa di un infortunio in itinere.
Nel primo semestre del 2023
Le regioni a maggior rischio di infortunio mortale
In zona rossa a fine del 2023 con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale sono stati: Abruzzo, Umbria, Basilicata, Puglia, Molise, Campania e Calabria. In zona arancione: Sicilia ed Emilia Romagna. In zona gialla: Friuli-Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Veneto, Sardegna, Lombardia, Liguria e Trentino Alto Adige.
Sempre più a rischio gli anziani e i giovani
È stato ed è il settore delle costruzioni la maglia nera quello in cui a fine 2023
sono avvenuti più incidenti mortali seguito dal settore dei Trasporti e Magazzinaggio, poi dalle Attività Manifatturiere e dal Commercio. 155 gli stranieri deceduti in occasione di lavoro. Il costo umano di queste tragedie quotidiane è enorme e l’onere economico causato dalle scarse pratiche di messa in sicurezza dei luoghi di lavoro è stimato essere ogni anno nel 4 per cento del prodotto interno lordo mondiale.
Davanti a sempre più allarmanti e devastanti notizie di morti nel mondo del lavoro
Tra tante chiacchiere promesse indifferenza
Senza vergogna da tutti i settori attinenti il “campo” del lavoro i continua a morire. Non sono bastati i 1041 morti del 2023. la mattanza continua: Quattro operai morti, tre feriti ed uno ancora sotto le macerie per il crollo di un solaio in un cantiere della Esselunga a Firenze Una ennesima gravità inaudita in una Firenze troppo spesso assopita da altre vicende, mentre nel mondo reale si muore di lavoro sul lavoro”.
In una Italia che continua a sonnecchiare per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro
Basta morti sul lavoro! L’Italia non può essere un Paese in cui si muore di lavoro o di stage
Le istituzioni non possono accettarlo e devono profondere ogni sforzo perché la sicurezza sul lavoro è una emergenza vera! Poco da parlare e tanto da fare cominciando da subito a dare un consistente accelerata sul tema degli infortuni perché il dramma delle morti sul lavoro non ammette ritardi né pause e per questo motivo vanno assunte decisioni concrete al più presto.
Urge puntare il faro sul tragico fenomeno degli infortuni sul lavoro e chiedere di intervenire concretamente sulla sicurezza sul lavoro
Il contrasto al lavoro nero e irregolare con il ritorno al Durc nella sua formulazione originaria
più prevenzione e formazione, l’incremento delle risorse dell’organico per la vigilanza e la tutela nei cantieri e l’aumento dei controlli, il rafforzamento delle sanzioni con l’introduzione dell’aggravante di omicidio sul lavoro. Le mie esternazioni, le mie critiche seppur costruttive
I miei accorati appelli per il bene e nell’ interesse della lavoratrice e dei lavoratori delle loro famiglie
Esprimo il mio cordoglio
Per le vittime del crollo e le mie più sentite condoglianze alle famiglie colpite da questa terribile tragedia. Ringrazio altresì quanti si stanno prodigando per le ricerche dei dispersi e all’operazione di soccorso dei feriti. Salvo Neri