Il futuro della Sicilia non interessa nemmeno ai “Siciliani”

Il futuro della Sicilia non interessa nemmeno ai "Siciliani"

riceviamo e pubblichiamo

Il futuro della Sicilia non interessa nemmeno ai “Siciliani”

di Salvo Neri

  • Il futuro non appartiene alla tanto disastrata Sicilia
  • Il futuro non interessa ai siciliani e alle siciliane
  • La Sicilia non è interessata!

La martoriata Sicilia del futuro non avrà nessuna somiglianza con i film di fantascienza

Cammineremo sempre su strade orizzontali colabrodo e pericolose e vivremo all’interno di edifici, anche se i treni a levitazione magnetica e i droni sono diventati una realtà. Tutto sta cambiando e molte regioni italiane vanno a passo coi tempi. Stanno cambiando per essere più funzionali, efficienti, salubri, senza alterare la loro identità. Stanno cambiando per essere Regioni del futuro, almeno quello prevedibile, sicuramente non diverse da quelle di oggi, ma più intelligenti, capaci di soddisfare e assecondare le esigenze e lo stile di vita dei suoi abitanti, perché il vero motore del cambiamento è il cuore tecnologico al servizio dei cittadini. La Sicilia no, non è interessata!

Al contrario di chi del futuro vuole essere protagonista con nuove idee ed esperienze

La tecnologia permetterà il dialogo tra le nuove forme di condivisione e la società, farà da collante tra le innovazioni nel campo dell’architettura e della mobilità per superare le difficoltà logistiche e del consumo sostenibile delle risorse. Non importa se per arrivare a questo in futuro dovremmo dimenticarci qualche aspetto delle metropoli contemporanee, di molte non ne sentiremo sicuramente la mancanza. La mia Sicilia, al contrario di chi del futuro vuole essere protagonista con nove idee ed esperienze, nuove creatività e professionalità e competenze, lealtà, legalità e trasparenza, sonnecchia, dorme beatamente, senza essere disturbata. Dorme beatamente senza riuscire a vedere le evoluzioni, il cambiamento per un futuro migliore, per una Sicilia moderna e contemporanea, a misura di uomo, donne, bambini e bambine, ragazzi e ragazze.

Una Sicilia che ha sposato il vivere tranquilla e serena senza essere nominata o disturbata

Una Sicilia morta, senza interesse per il domani, con un caos cittadino tra fumi pericolosi che fuoriescono da tubi di scappamento, veri veleni per i polmoni, montagne di spazzatura e orgogliosa delle sue strade luogo per discariche a cielo aperto. Ha “sposato” le tantissime strade colabrodo, i tantissimi rifiuti abbandonati ovunque e dappertutto, i parchi e giardini pubblici abbandonati al proprio destino, all’incuria, al vandalismo, la Sicilia che “custodisce” l’inciviltà e l’arroganza, la prepotenza, la corruzione, la strafottenza, l’anarchia, la voglia di fare tanto per non fare nulla, senza vergogna. Una Regione la nostra “buttanissima” Sicilia molto inquinata, che non intende migliorare, che non intende, riscoprire il piacere di respirare i profumi di botteghe artigiane, negozi invidiabili, usi, costumi e tradizioni che non ci appartengono più.

Mentre altre Regioni fanno di tutto per “incanalarsi” in quel nuovo futuro partendo dal terribile presente

la Sicilia permette ai suoi abitanti di non volere fare ad ogni costo la raccolta differenziata; permette di far parcheggiare villani prepotenti negli stalli dei portatori d’handicap, sui marciapiedi, permette il parcheggio nei posti riservati alle mamme in gravidanza, davanti ai passi carrabili. La Sicilia, che ha ben poco da dire e da proporre in merito orti urbani, giardini sui tetti, sui balconi, il piantare nuovi alberi per renderla più verde, impianti di nuove serre, sconosce che insieme agli orti botanici urbani potrebbero trovare giusta collocazione nei terreni degradati e abbandonati, sottraendo così suolo fertile all’espansione urbana.

Mentre si corre sui binari ad alta velocità sconosciuti a noi siciliani
Noi parliamo di cose inutili e non di straordinaria urgenza, noi parliamo, parliamo, mentre gli altri incominciano seriamente ad adottare fra le tante innovazioni la soluzione dei parcheggi interrati che sono sempre più numerosi ed anche automatizzati. La Sicilia no, non è interessata! E parcheggiamo ovunque e dappertutto, in seconda e magari terza fila. La Sicilia dorme profondamente russando alacremente…forte del motto: “non ti curar di loro, ma non guardare e passa”. Dorme e non intende destarsi dal proprio sonno voluttuoso e nemmeno dai propri incubi.
Non ci sono limiti di età per attuare un cambiamento

Ma resto convinto che. Le persone siano in grado di cambiare comportamenti, se lo desiderano. Certo, non è semplice ma è possibile. Quando il cambiamento o l’obiettivo da raggiungere sono realmente importanti, la volontà, la costanza e l’impegno sono premianti. Non ci sono limiti di età per attuare un cambiamento: anche da adulti, quando il carattere è definito, il comportamento o l’atteggiamento possono essere sempre modificati. I cambiamenti avvengono solo se siamo convinti di volere cambiare e il potere del cambiamento è in ognuno di noi. Meditiamo gente. Meditiamo! Salvo Neri

Il cittadino scrive il suo articolo il blog lo pubblica


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