Investire al sud una priorità per l’occupazione e per la democrazia
di Salvo Neri
Le distanze tra popolazioni urbane e popolazioni rurali
Le distanze tra chi può contare su servizi sociali (sanità, scuola e casa) e chi no. È la distanza tra Nord e Sud, che di fronte allo spettro di una crisi ancora più grave, dovrebbe preoccupare tutti, per intervenire con concretezza. D’altra parte, l’altra faccia della medaglia ruota su una domanda semplice: si può guardare al paese senza un’idea politica chiara sul tipo di sviluppo che si vuole raggiungere e al Sud in particolare?
È una questione dell’oggi che già si poneva la politica negli anni ’70
L’azione di un governo serio deve poter programmare gli interventi
Perché la programmazione contiene in sé l’obiettivo del riequilibrio economico e territoriale, tra aree forti e aree deboli. Diversamente implica, come è accaduto negli ultimi decenni, lasciarsi portare con mano dalle logiche del mercato, senza alcun margine di contrattazione, e i risultati sono davanti agli occhi di tutti. Perché viceversa la programmazione ha con sé implicita la difesa dell’occupazione e persino l’obiettivo della piena occupazione, senza la quale non sono eliminabili gli squilibri territoriali. Infine, per ultimo, c’è una ragione ancora più grande: l’azione di un governo serio deve poter programmare gli interventi, guardando ben oltre quella che sarà la sua durata in carica.
Non si può più accettare che tutti pensino di poter attingere alle risorse finanziarie come se la coperta non fosse corta
È chiaro che bisogna concentrarsi sul Sud
Tutte cose che coincidono esattamente con ciò che può dare sviluppo stabile al Mezzogiorno, partendo dalle sue intrinseche risorse non utilizzate. D’altra parte, se è vero che tutti i dati, anche recenti, confermano che per il Sud le cose stavano andando sempre peggio e che le condizioni di vita delle famiglie sono peggiorate, con una occupazione sempre più a rischio, allora è chiaro che bisogna concentrarsi sul Sud. Perché nemmeno il Nord e l’Italia intera può permettersi un Mezzogiorno perennemente in difficoltà. Un impegno che coinvolge tutti, e che tutti e tutte dovremo guardare avendo un occhio di riguardo rivolto ai Comuni, dove lì c’è lo spazio maggiore per incidere sul futuro.
Dare forza ai territori e garantire le loro aspettative
Non più speranze ma certezze!
I Comuni, come “essenza della libertà” e come protagonisti di quel socialismo municipale che deve poter svolgere un ruolo paritario con i livelli istituzionali cosiddetti “superiori”. Che poi tanto superiori non sono. Al Sud Italia abbandonato a sé stesso. Occorre offrire non più speranze, ma certezze! Salvo Neri
riceviamo e pubblichiamo