Italia: 2023 l’anno più triste ogni 8 ore un lavoratore perde la vita
di Salvo Neri
“il cittadino scrive il suo articolo che riceviamo e pubblichiamo”
In Italia ogni 8 ore un lavoratore perde la vita
Un significativo aumento delle vittime sul posto di lavoro
Una emergenza che fa emergere giorno dopo giorno un significativo aumento delle vittime sul posto di lavoro, come si evidenzia nell’attenta e certosina relazione del Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre, rispetto all’ultima indagine realizzata dal proprio team di esperti. Un’analisi dettagliata del panorama nazionale che va oltre i numeri ed estrapola i veri valori del rischio, ovvero quelli relativi all’incidenza di mortalità; quelli che, ad esempio, mettono a fuoco la gravità della situazione vissuta dai giovanissimi lavoratori.
Trasporti Magazzinaggio Attività manifatturiere e del commercio
Italia da gennaio ad agosto 2023 sono 657
Un dramma nel dramma che riguarda anche gli stranieri deceduti in occasione di lavoro, sono 1 su 5, numero di morti sul lavoro superiore rispetto agli italiani I numeri assoluti delle morti sul lavoro e degli infortuni in Italia da gennaio ad agosto 2023 sono 657 ed è sempre il settore delle costruzioni a registrare il maggior numero di decessi, seguito dal settore dei trasporti e magazzinaggio, dalle attività manifatturiere e dal commercio.
Infortuni mortali sul lavoro è sempre quella tra i 55 e i 64 anni
Si parla, si parla, senza nulla aver fatto di concreto
È 73 anni dalla prima giornata Nazionale per le Vittime degli incidenti sul lavoro, che si parla, si parla, senza nulla aver fatto di concreto se non quello che anno dopo anno i morti sul lavoro e gli infortuni aumentano. È da 73 anni che si cerca una soluzione che nessuno vuole per salvaguardare i potenti delle industrie, gli imprenditori corrotti e collusi, disonorevoli e parlamentari per incentivare il crimine mafioso, per “valorizzare” il caporalato, per ridurre alla fame intere famiglie, per far valere meno di niente le donne senza lavoro, disoccupate, inoccupate, al disastro economico, senza futuro!