“La democrazia è il potere di un popolo informato”

"La democrazia è il potere di un popolo informato"

"La democrazia è il potere di un popolo informato"

“La democrazia è il potere di un popolo informato”

di Salvo Neri

C’è un fantasma che si aggira sull’Italia e non solo

Questo fantasma si chiama: Ignoranza. Molti, in modo errato, pensano che l’ignoranza sia una offesa o uno svilimento del proprio essere per non aver studiato. Ognuno di noi è ignorante in qualcosa, aldilà del titolo di studio, si è ignoranti in tutto ciò che non si conosce, ci sono plurilaureati in legge che non conoscono la medicina e l’opposto, ma anche plurilaureati che non conoscono l’empatia, la vita quotidiana, la difficoltà a gestire i sentimenti e le relazioni, aspetti della vita che sembrano banali, ma nella loro vita personale e sociale possono rivelarsi drammi.

Tutti sono esperti di geopolitica internazionale e politica nazionale

Oggi, ad esempio, nei social tutti sono esperti di geopolitica internazionale e politica nazionale, ma non essendo consapevoli della propria ignoranza, confondono il diritto ad avere una opinione con la competenza. Il problema, dunque, non è il sacrosanto diritto di dire la propria opinione, anche se “sbagliata”, ma la presunzione di essere sempre dalla parte del giusto. Ad esempio, è vero che esiste un problema annoso nel conflitto Israele/Palestinese, ma c’era una tregua di fatto: cosa e chi è stato a far riesplodere la guerra? L’attacco terroristico ai civili israeliani e la presa degli ostaggi, questo è stato ed è il detonatore di questa ennesima guerra, le conseguenze dipendono da questo atto.

Chi dice: ma cosa c’entrano i bombardamenti a Gaza nella quale muoiono i civili palestinesi?

Giusta osservazione, ma è come dire cosa c’entra il bombardamento delle città tedesche durante la Seconda guerra mondiale? Purtroppo, c’entra, i tedeschi hanno accettato il nazismo e l’unico modo per debellarlo era ed è stato bombardare le loro posizioni che, purtroppo, si trovavano anche nelle città abitate dai civili, e ciò è quello che sta avvenendo a Gaza. Certo non è una bella cosa, ma chi ha mai detto che la guerra è una bella cosa? Solo i fanatici e i terroristi. Ormai la comunicazione è come la Torre di Babele, siamo bombardati da informazioni e notizie che ci rendono complicato comprendere la realtà.

La nostra percezione della realtà è strettamente legata alle informazioni

Se da un lato dovremmo essere felici di avere tanta informazione a disposizione, perché teoricamente questo dovrebbe comportare una nostra maggiore comprensione del mondo in cui viviamo, dall’altro non è più così facile e scontata se pensiamo che con l’intelligenza artificiale è possibile prendere una immagine e con il suo stesso tono di voce farle dire quello che vogliamo. Infatti, la nostra percezione della realtà è strettamente legata alle informazioni che riceviamo e tende a raffinarsi in modo direttamente proporzionale allo sviluppo delle nostre conoscenze e competenze linguistiche. Altro esempio di questa “ignoranza” che fa emergere in certi contesti forme di dialogo aggressivo, è stato, durante il lockdown, la pubblicazione su Facebook di una vecchia immagine di migliaia di corridori sul ponte di New York spacciata come assembramento sul ponte nello stretto di Messina.

I creduloni furono migliaia

Ma la cosa più grave sono stati i commenti pieni di odio nei confronti dei presunti trasgressori. Questa babele di informazione, di fatto, distrugge la controinformazione realizzando una percezione della realtà manichea, dove non c’è né confronto né dialogo, e favorisce l’insinuarsi, in menti deboli ed ignoranti (nel senso etimologico e cioè di chi ignora perché non sa, ma pensa di sapere) sia l’affermazione del pensiero unico, anche come bisogno di appartenenza, ma anche forme di pensiero violenti che possono trasformarsi in azioni violente. La violenza si distilla giorno per giorno con parole e letture della realtà piene di incitamento all’odio, dopo una certa dose di ubriacatura purtroppo alcune persone o popoli reagiscono a quella che ritengono, a torto o a ragione, una violenza che subiscono.

Nel nostro Paese

Già debole di senso dello Stato, il maggioritario ha favorito l’affermazione di questa visione della realtà di tipo manicheo. Siamo il Paese degli ottomila comuni, dei Guelfi e Ghibellini, del Sud ladrone per dividere in modo demagogico gli Italiani, dei “vaffa”, siamo il paese della corruzione, di mille mafie di ogni colore, tipo razza e religione, il paese del non controllo da tempo dedito a favorire l’anarchia, il paese dei burocrati e della burocrazia che uccide iniziative, sviluppo e investimenti, il paese del disastro economico sotto gli occhi di tutti. Una pazzesca, incredibile situazione nella quale emerge la componente manichea come unica forma di cemento culturale per non seguire la via democratica avendo preferito la via giudiziaria, perdendo di vista quei valori che nella sua storia lo avevano contraddistinto.

D’ altronde, il manicheismo che cos’è?

La polarizzazione della realtà. Una forma del pensiero infantile utile al bambino per la formazione del pensiero complesso, ma negli adulti è una regressione che favorisce la pigrizia mentale, che determina un arretramento culturale di tutta la società occidentale, e dunque dei valori che l’hanno storicamente creato. L’unico antidoto è l’Umiltà di chi sa di non sapere. L’ignoranza è madre di molti traviamenti. Salvo Neri

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