“Per la Cgil la soluzione all’annosa questione della mobilità che interessa Perugia sarebbe quella di introdurre una patrimoniale ovvero una tassa aggiuntiva che andrà a pesare sulle tasche dei cittadini? E’ una proposta illogica che proviene, tra l’altro, da un sindacato che, a questo punto, sembra aver perso il contatto con la realtà”. Così Francesca Vittoria Renda, capogruppo di Blu – Bella Libera Umbria in consiglio comunale a Perugia commenta l’ipotesi avanzata in questi giorni dalla Cgil in relazione al problema del taglio delle corse agli autobus cittadini.
“Vorrei ricordare agli esponenti del sindacato – prosegue – che ci troviamo ancora in una grave congiuntura economica negativa e che la loro proposta è inappropriata soprattutto perché non è risolutiva. Intanto, mi sarei aspettata un’analisi oggettiva sullo stato delle varie linee autobus di Perugia per capire come si è arrivati a questo punto. Mentre, a quanto sembra, per la Cgil la mala gestione del servizio di trasporto pubblico da parte della Regione deve ricadere su chi lavora tutti i giorni onestamente? Questo sono davvero cose dell’altro mondo che dimostrano quanto poco si conosca lo stato della nostra mobilità cittadina”.
“Invece di ricadere nelle solita demagogia – suggerisce Renda – farebbero bene innanzitutto ad ascoltare le difficoltà che i pendolari incontrano ogni giorno e che spiegano bene i motivi per cui il trasporto pubblico viene utilizzato da una esigua minoranza degli umbri. Ci sono persone che partono la mattina alle 7.30 per rientrare alle 17 a causa della scarsa frequenza delle corse e altri ancora, specie coloro che abitano nelle frazioni a nord di Perugia, fortemente penalizzati dal taglio di alcuni autobus durante la settimana”.
A raccontare la sua esperienza, proprio questa mattina, è una residente di Villa Pitignano che esprime tutta la sua indignazione: “Sono le 9.30, sono qui dalle 7.40 ad aspettare l’autobus per Sant’Orfeto La Cinella e prima delle 13 non sono previste corse. Ma possibile che non si pensi alla povera gente che non ha altri mezzi per spostarsi? E’ ora di fare davvero qualcosa”. A commentare la questione interviene anche Attilio Larotonda, residente del quartiere di Fontivegge, che evidenzia come “per la Cgil sia sempre una questione di ideologia”.
Per la capogruppo di Blu in consiglio comunale: “Bisogna considerare anche la situazione di chi deve lavorare nei giorni festivi quando le corse sono limitatissime e anche in quelli feriali, dopo la riduzione delle linee conseguente alla chiusura delle scuole, in moltissimi sono obbligati ad usare il proprio mezzo. Invece di pensare a nuove tasse – chiude Renda – iniziamo da una seria analisi costi/benefici per determinare in quali linee siano da incrementare le corse. Per noi di Blu questo è il punto di partenza per poi discutere di soluzioni reali per migliorare la qualità del servizio offerta al cittadino”.
G. Castelli