Salvare il pianeta è un nostro dovere: Mare-Natura-Verde-Acqua

Salvare il pianeta è un nostro dovere: Mare-Natura-Verde-Acqua

Salvare il pianeta è un nostro dovere: Mare-Natura-Verde-Acqua

Salvare il pianeta è un nostro dovere: Mare-Natura-Verde-Acqua

di Salvo Neri

La difesa dell’ambiente, della natura, del verde, dell’acqua, del mare, ci dovrà vedere sempre più impegnati in azioni concrete, in un presente che elabora sempre più cambiamenti cui vanno incontro il clima e gli ecosistemi terrestri. Cambiamenti che spingono sempre più il pianeta verso un punto di non ritorno. La tutela e la protezione dell’ambiente è diventata ormai un’esigenza di primaria importanza. Com’è noto, ogni essere vivente interagisce costantemente con l’ambiente in cui vive scambiando con esso materia ed energia e per questo motivo, una qualsiasi sua modificazione induce tutta una serie di ripercussioni sugli organismi viventi, e quindi anche sull’uomo.

Si tratta di un impegno certamente indispensabile

Da alcuni anni, nell’opinione pubblica si è consolidata la consapevolezza della opportunità di salvaguardare l’ambiente. Si tratta di un impegno certamente indispensabile, ma come attuare nella pratica quest’opera che necessita di profonde conoscenze scientifiche? In realtà, molti di coloro che si proclamano difensori dell’ambiente, mostrano invece una scarsissima cultura scientifica assumendo posizioni che appaiono basate unicamente su atteggiamenti emotivi e irrazionali.

Lo Sviluppo Sostenibile rappresentano una delle sfide più ambiziose del terzo millennio

Mai come in questo particolare momento bisogna stare attenti alle problematiche dell’Ambiente ed essere sempre più consapevoli che le sfide per lo Sviluppo Sostenibile rappresentano una delle sfide più ambiziose del terzo millennio per rendere il pianeta una casa accogliente, prospera e pacifica per l’uomo e per gli altri esseri viventi hanno concordato di aderire alla Confederazione Ecologista per dare il loro valido, importante, contributo agli obiettivi orientati alla tutela della natura e degli ecosistemi, affrontando insieme a tante altre associazioni e movimenti, i temi cruciali come il contenimento dei fenomeni legati al cambiamento climatico, la difesa della diversità biologica, l’equo accesso alle risorse naturali e per una maggiore diffusione delle fonti energetiche rinnovabili. Uno dei tanti temi cruciali sono sicuramente le alluvioni che sempre più stanno creando danni alle nostre città, ai nostri raccolti, oltre ovviamente ad aumentare il rischio idro-geologico.

I cambiamenti climatici sono una grande minaccia, soprattutto per l’acqua

Le temperature medie più alte (siamo nella direzione di ben oltre i 3 gradi rispetto alla temperatura media terrestre preindustriale) comportano il fatto che l’acqua evapora più velocemente, e complessivamente si valuta che di acqua ce ne sarà meno: nel 2080, sempre il Cmcc valuta che i corsi d’acqua ridurranno la loro portata fino al 40%.

Dunque, ridurre il più possibile le nostre emissioni di gas serra aiuta a preservare il più possibile l’equilibrio del ciclo dell’acqua, quelle condizioni di stabilità climatica che ci hanno consentito negli ultimi 10mila anni d’inventare l’agricoltura, di costruire le nostre città, di far prosperare le nostre civiltà. É la ricchezza della natura, di cui il nostro ingegno umano ne è parte attiva, che ci ha consentito di crescere e moltiplicarci fino a 7,8 miliardi di individui sul pianeta.
É la ricchezza della natura di cui il nostro ingegno umano ne è parte attiva

Il ciclo dell’acqua lo salvaguardiamo anche naturalizzando le nostre città e i nostri territori. Dove ci sono alberi e foreste, quando cade la pioggia, l’acqua viene trattenuta più a lungo sulle fronde e sulle foglie degli alberi, e le radici aiutano l’acqua in eccesso a infiltrarsi nel sottosuolo per ricaricare le falde che costituiscono le nostre riserve di acqua. L’acqua invece fa danni dove manca la vegetazione, soprattutto le precipitazioni più violente e intense, sui terreni agricoli nudi dilavano il terreno asportando via il sottile strato fertile in cui sorge la vita.

Ciascuno ha il diritto alla vita
Il diritto all’acqua è stato riconosciuto come diritto fondamentale dall’assemblea generale dell’Onu nel 2010, discendendo di fatto e prioritariamente dall’art.3 della dichiarazione universale dei diritti umani del 1948: ciascuno ha il diritto alla vita. Il rispetto dei diritti umani è la base della libertà, della giustizia, della pace nel mondo.

I popoli viaggiano sull’acqua. I popoli scrivono, cantano, danzano e sognano l’acqua. I popoli combattono per l’acqua e tutti, in ogni luogo e ogni giorno, ne hanno bisogno. Senza acqua non c’è vita! Se vogliamo la pace nel mondo, dobbiamo dunque preoccuparci che a nessuno manchi mai l’acqua. Salvo Neri

 “il cittadino scrive il suo articolo che riceviamo e pubblichiamo” 

HOME PAGE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Immagini collegate: