Scorie nucleari: cosa sono e perché non se ne parla in Sicilia?

Scorie nucleari: cosa sono e perché non se ne parla in Sicilia?

Scorie nucleari: cosa sono e perché non se ne parla in Sicilia?

riceviamo e pubblichiamo da cittadino

Scorie nucleari: cosa sono e perché non se ne parla in Sicilia? Scorie nucleari?

di Salvo Neri

Anche in Sicilia pattumiera del mondo! Le aree idonee: Calatafimi, Segesta e Trapani Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica tempo fa nel silenzio totale delle siciliane e delle siciliane, della politica e politici tutti, deputati e senatori, sindaci, assessori, consiglieri comunali deputati regionali, ha pubblicato l’elenco delle aree idonee per realizzare un deposito nazionale delle scorie nucleari. L’elenco, contenuto nella Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI), ha individuato 51 luoghi adatti ad ospitare il nuovo deposito nazionale, tutti raggruppati in 6 regione precise: Piemonte, Sardegna, Puglia, Basilicata, Sicilia e il Lazio.

Le scorie nucleari sono materiali radioattivi

Residui prodotti durante il processo di generazione di energia nucleare o durante attività nucleari. Questi materiali contengono isotopi radioattivi che emettono radiazioni ionizzanti, rendendoli pericolosi per la salute umana e l’ambiente. Una “militarizzazione” di questi siti che taglierebbe totalmente fuori dalle decisioni le istituzioni democratiche siciliane, delegando a “stellette” e Governo una decisione grave e inaccettabile, non foss’altro per la Specialità autonomistica e costituzionale in materia di «Governo del territorio». Una competenza primaria calpestata senza colpo ferire e che dovrebbe essere impugnata dalla Regione Sicilia senza attendere nemmeno un minuto.

Infatti con questo decreto del Governo

Non si prevede nessuna procedura di coinvolgimento della Regione, né con la formula del «sentita», tanto meno con quella dell’«intesa», provocando una gravissima violazione costituzionale alle disposizioni statutarie che hanno attribuito alla Regione la competenza primaria proprio nel «Governo del territorio». Una mancata e tempestiva impugnazione da parte della Regione di questo decreto quando? Quando la politica siciliana farà sentire il suo grido di diniego, il suo no, invece del silenzio-assenso dell’attuale Governo s su questa palese violazione costituzionale.? Possiamo individuare due principali categorie di scorie nucleari:

  • Scorie ad Alta Attività: Queste sono prodotte principalmente nei reattori nucleari delle centrali elettriche. Comprendono il combustibile nucleare esaurito, che è costituito principalmente da barre di combustibile contenenti isotopi altamente radioattivi. Le scorie ad alta attività devono essere gestite e conservate in modo sicuro a lungo termine a causa della loro pericolosità. Possono essere trattate mediante immagazzinamento in depositi geologici profondi o tramite altre tecnologie di gestione delle scorie.
  • Scorie a Bassa e Media Attività: Queste scorie includono materiali utilizzati durante il ciclo di combustibile nucleare, come indumenti protettivi, strumenti e parti del reattore. Anche se meno radioattive rispetto alle scorie ad alta attività, richiedono comunque una gestione adeguata. Spesso vengono immagazzinate in contenitori speciali e possono essere trattate tramite processi di condizionamento prima dell’immagazzinamento a lungo termine.

Sicurezza – Salute pubblica – Conservazione

La gestione delle scorie nucleari è un aspetto molto importante dell’industria nucleare e solleva questioni importanti relative alla sicurezza, alla salute pubblica e alla conservazione a lungo termine. Esistono diverse strategie e tecnologie per la gestione sicura e responsabile delle scorie nucleari, ma è un campo di studio e pratica che richiede attenzione continua per garantire che gli impatti siano minimizzati.

Il tempo di smaltimento di questi rifiuti radioattivi può variare notevolmente in base al tipo di scorie e alle strategie di gestione adottate. Le scorie nucleari, in particolare quelle ad alta attività provenienti dalle centrali nucleari, possono rimanere radioattive per lunghi periodi di tempo, anche migliaia di anni. Il periodo durante il quale le scorie mantengono livelli pericolosi di radioattività è spesso suddiviso in tre fasi:

  • Fase Iniziale (dura alcuni decenni): Durante questa fase, le scorie possono contenere isotopi ad alta attività che richiedono un trattamento e una gestione precisa. In alcuni casi, le scorie vengono immagazzinate in depositi temporanei mentre si attende che la loro radioattività diminuisca a livelli più gestibili.
  • Fase Intermedia (dura centinaia di anni): Questa fase comprende il periodo in cui la radioattività delle scorie diminuisce significativamente. Le scorie possono essere immagazzinate in depositi geologici profondi o in altre strutture a lungo termine.
  • Fase Finale (dura migliaia di anni o più): Questa fase coinvolge il periodo in cui la radioattività delle scorie è scesa a livelli accettabili per la sicurezza umana e ambientale. Tuttavia, alcuni isotopi radioattivi possono rimanere per periodi estremamente lunghi, richiedendo una sorveglianza e una gestione a lungo termine.

HOME PAGE

Immagini collegate: