Il 7 ottobre del 1985 fu dirottato il Transatlantico Achille Lauro
L’Italia del giorno dopo di Campopiano
Oggi ancora ne paghiamo le conseguenze
Non voglio dare un peso all’evento, ma se vi fermate a pensare un attimo, vi renderete conto che fu così, ed oggi ancora ne paghiamo le conseguenze, me ne parleremo proprio nei prossimi giorni. Un gruppo di persone appartenenti al Fronte per la Liberazione della Palestina.
Il 7 ottobre del 1985 fu dirottato il Transatlantico Achille Lauro
Stava lasciando le acque Egiziane in direzione Israele, quando un gruppo di persone appartenenti al Fronte per la Liberazione della Palestina, furono scoperte con armi a bordo, così poco dopo presero possesso della nave. Si venne a scoprire solo successivamente che il loro intento non era quello di dirottare la nave, ma bensì quello di fare un attentato terroristico in Israele.
Fu ucciso un passeggero
Durante il dirottamento dell’Achille Lauro fu ucciso un passeggero, ed è l’unica vittima tangibile di questo episodio, si tratta di un cittadino ebreo americano. La morte di questo signore fu causa di una grandissima crisi diplomatica tra Italia e America.
Ho scritto “tangibile” per un motivo ben preciso che affronteremo l’11 ottobre
Gli americani non furono contenti di questo accordo Lo Stato italiano aveva predisposto un attacco diretto contro i terroristi con l’ausilio delle migliori forze speciali Italiane, ma la diplomazia vinse e fu trovato un accordo per far rilasciare tutti gli ostaggi e liberare la nave, ma gli americani non furono contenti di questo accordo ed iniziarono a mettere i bastoni tra le ruote.
Quindi come detto
” Tutto è bene quando finisce bene” in questo caso non può essere utilizzata.
Immagine di: D. R. Walker, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=243307