Desertificazione Medica: Cercasi dottore disperatamente!
“il cittadino scrive il suo articolo che riceviamo e pubblichiamo”
di Salvo Neri
La causa? Una cattiva, anzi pessima programmazione
la scarsa attrattività della formazione in medicina generale
Se la carenza di personale continuerà a essere un grande problema per le strutture del Ssn, quella dei medici, pediatri e cardiologi, sul territorio non lo sarà certo di meno per i cittadini e le loro famiglie. Uno dei motivi di questa moria è la scarsa attrattività della formazione in medicina generale (infatti non tutti i posti vengono occupati). Per rendere appetibile, più accattivante la formazione, nel 2022, sono stati stanziate 900 borse di studio in più grazie ai fondi PNR per tre anni.
Cosa si sta facendo per tamponare l’emergenza
Sempre meno e sempre peggio
Sono drammatici i dati sulla situazione del Servizio sanitario nazionale. Emerge sempre più come il paese stia inesorabilmente scivolando da un Servizio Nazionale fondato sulla tutela di un diritto costituzionale a 21 sistemi sanitari regionali regolati dalle leggi del libero mercato “e tra 9 vergogne su cui bisogna urgentemente correre ai ripari.
1. IL RINNOVO DEI CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO
Scaduti da molto tempo.
2. LE RETRIBUZIONI DI INFERMIERI E MEDICI
Per evitare la fuga di queste professionalità oltre il confine ove ad esempio in Svizzera, sono pagati il doppio.
3. LA PRESENZA FEMMINILE NEI VERTICI DELLA SANITÀ PUBBLICA
Sotto questo aspetto parlano i numeri nella loro asettica oggettività:
- su 21 presidenti di Regione 1 sola è donna
- su 21 assessori alla Sanità 4 sole sono donne
4. LE SANATORIE DEI PRECARI
Negli ultimi 50 anni il legislatore è intervenuto per almeno una dozzina di volte a sanare le situazioni dei precari della Sanità che, in un paio di occasioni, hanno toccato picchi inverosimili (70.000 nel 1985 e 53.000 nel 2021).
5. I TEMPI DI ADOZIONE DEI DECRETI ATTUATIVI
6. I RAPPORTI TRA LO STATO E LE REGIONI
In soli dieci anni (dal 2010 al 2020) il Governo ha impugnato 536 leggi regionali che si riteneva avessero invaso la competenza dello Stato centrale e in 66 casi la materia contestata era afferente alla Sanità. Il dato testimonia da solo quanti problemi ha generato la riforma (imperfetta) del Titolo V della Costituzione e non passa settimana che la Corte costituzionale non intervenga a dirimere il conflitto (l’ultima è la sentenza n. 36 del 18 febbraio 2022).
7. LA BOCCIATURA DELL’EMENDAMENTO CHE PREVEDEVA IL RISTORO ALLE FAMIGLIE DEI MEDICI DECEDUTI PER IL COVID
In sede di conversione del decreto 221/2020 era stato presentato un subemendamento per riconoscere un indennizzo alle famiglie dei medici deceduti per il COVID. La Commissione Bilancio del Senato ha bocciato la proposta per mancata copertura finanziaria, scatenando una reazione sdegnata da parte di tutti. La notizia invero è stata riportata molto male dai media perché non si tratta dell’intera categoria ma solo dei medici liberi professionisti senza copertura INAIL e sui numeri e sull’importo dell’indennizzo sono state dette tante inesattezze.
8. IL FENOMENO DELLE VIOLENZE CONTRO I SANITARI
Sembra quasi che dopo l’entrata in vigore della legge 113/2020 la situazione sia peggiorata. È certo che l’emergenza sanitaria ha esasperato la gente nei rapporti con il personale sanitario ma gli episodi di violenza e di aggressioni verbali hanno ormai superato i limiti della tolleranza. La legge del 2020 ha molti difetti e da parte loro i CCNL potrebbero fare qualcosa. Per dire come il “Sistema” ha a cuore la questione basterebbe segnalare che l’Osservatorio nazionale sulle violenze è stato formalmente istituito solo ora con 15 mesi di ritardo e, comunque, non è ancora funzionante.
9. L’ELUSIONE DELL’OBBLIGO VACCINALE E SIMILI
Centinaia di casi di truffa, tangenti, corruzione e simulazioni, alcuni singoli episodi hanno messo in mostra situazioni veramente aldilà del limite della decenza, soprattutto quando (come nei primi tre casi), si tratta di professionisti con obblighi deontologici particolari:
- i due fratelli farmacisti in provincia di Monza che rilasciavano referti falsi dei tamponi effettuati ed erano già sospesi dall’Ordine;
- il dentista di Biella che si è presentato alla vaccinazione con il braccio di silicone;
- l’infermiera di Palermo che svuotava la siringa facendo una vaccinazione simulata per far ottenere comunque il certificato;
- i genitori di Modena che hanno negato il consenso ad un intervento indispensabile per il figlio pretendendo che il sangue fosse raccolto da donatori non vaccinati;
- le decine e decine di truffe che hanno generato green pass falsi utilizzando tutte le più avanzate tecnologie e informatiche.
Anno dopo anno di male in peggio in una sanità per pochi. per quelli che si possono permettere a pagamento visite specialistiche, interventi chirurgici ed analisi cliniche……Per gli altri? liberi di morire!!!