La strage di Bronte (CT) su ordine del garibaldino Nino Bixio

La strage di Bronte (CT) su ordine del garibaldino Nino Bixio

La Strage di Bronte (CT) L’Altra faccia della spedizione dei Mille

L’Altra faccia della spedizione dei Mille 10 agosto del 1860


di Giuseppe Castelli


Molti non saranno d’accordo soprattutto con qualche accenno personale dei fatti sotto riportati” 10 agosto del 1860 Giuseppe Garibaldi con i Mille sbarcò a Marsala Garibaldi per una riuscita dell’impresa avrebbe avuto bisogno dell’appoggio dei contadini in quanto essi nutrivano molte speranze di riscatto sociale insieme alla media borghesia e alle classi meno abbienti.

 Terre cui i proprietari Inglesi non si erano mai visti

Per questo sapendo dello sbarco I contadini occuparono le terre. Terre cui i proprietari Inglesi non si erano mai visti. 162 anni fa proprio nel mese di agosto avvenne la Strage di Bronte (CT) in nome dell’Unità d’Italia. L’Altra faccia della spedizione dei Mille.

Autori della strage un plotone di Garibaldini su ordine di Nino Bixio

Uno dei massacri più feroci. Uno dei massacri più feroci ad opera dei Mille ai danni di contadini che soffrivano la fame. Il 2 agosto al malcontento popolare si aggregarono molte persone provenienti dai paesi limitrofi Scattò la scintilla dell’insurrezione sociale. Furono bruciate numerose case il teatro e l’archivio comunale. Quindi ne seguì una caccia all’uomo, ci furono morti fra nobili, ufficiali e civili, tra cui anche il barone del paese e la propria famiglia, il notaio e il prete. l’Inghilterra una potente nazione da non farsi nemica.

Garibaldi si raccomandò a Bixio per la veloce repressione 

Il Comitato di guerra, creato in maggio da Garibaldi e Crispi, dietro le continue sollecitazioni del console inglese John Goodwin, mando il meno scrupoloso dei conquistatori garibaldini. a sedare la rivolta. Garibaldi Si raccomandò a Bixio per la veloce repressione dei moti rivoltosi di Bronte, che Bixio a capo di un battaglione ferocemente applicò. Con un veloce processo durato circa quattro ore giudicò ben 150 persone molti di loro contadini, condannò a morte l’avvocato Nicolò Lombardo che venne considerato il capo della rivolta insieme ad altre quattro persone.

La fucilazione

La sentenza venne eseguita mediante fucilazione il giorno successivo. I cadaveri furono lasciati esposti al pubblico insepolti. “ricerche effettuate sul web, sul sito di Bronte Insieme e su Vesuvio Live”.


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