Nella Palermo di una volta
Manuele buongiorno. Ho letto quello che hai scritto ( Nella Palermo di una volta che ricordo io, all’inizio di via Roma, nei pressi della stazione centrale, davanti alla farmacia per l’esattezza, c’erano dei venditori ambulanti di vari articoli (natalizi, femminili, giocattoli ecc…).
Tra questi c’era lui,
Tra questi c’era lui, da tanti conosciuto come U Zu’ Totò, un uomo buono, dedito alla famiglia, un grande lavoratore , anche quando pioveva lui stava lì , al suo posto , a vendere ombrelli sotto la pioggia , nonostante zoppicava, anche quando stava male lui scendeva lì per lavorare e per stare con i suoi migliori amici: u zu’ Alfredo , che vendeva le cinture a fianco a lui, u zu’ Giuvanni, che vendeva occhiali di tutti i tipi, u zu’ Giuseppe, che aveva l’edicola e che dovrebbe averla ancora, ma dietro l’angolo di fianco al bar , e tanti tanti altri , tutti lo volevano bene e tutti lo rispettavano.
Grande uomo u zu’ Totò
Grande uomo u zu’ Totò… Grande benefattore, umile nella sua povertà, ricco di saggezza e di valori, nobile di cuore, sempre pronto a dare una mano a tutti.
Si innamorò follemente di una donna finita per strada
Si innamorò follemente di una donna finita per strada con un bambino in braccio, un bambino di 3 mesi, senza padre, senza futuro, e li prese con se e gli diede tanto tanto amore.
Quel bambino sono io, e quell’uomo è il mio papà. 💙
Oggi voglio ricordarlo così. Grazie di tutto quello che hai fatto per me, mi manchi da morire.
Io non ti dimentico papà 😘💙🎈
Io non ti dimentico papà 😘💙🎈
Manuele
Una nuova rubrica dal titolo “STORIE ITALIANE” questa del cittadino scrive il suo articolo, in questo blog ogni persona può esprimere il proprio pensiero perchè noi vogliamo essere la loro voce.
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