riceviamo e pubblichiamo
Una questione atavica la qualità delle reti idriche e dell’acqua in Sicilia
di Salvo Neri
Una questione atavica quella della qualità delle reti idriche e dell’acqua in Sicilia connessa ad un groviglio di competenze e mancanze di competenze.
Manca l’acqua, manca il diritto all’acqua, mancano dighe, un liquido puzzolente e di cattiva qualità ci hanno abituati a vedere uscire dai rubinetti, reti idriche vecchie, arrugginite ed obsolete, record di famiglie che denunciano disservizi (più di mezzo milione, il doppio di quelle calabresi), perdite superiori al 50%, Regione e Comuni senza le competenze per attivare progetti nel settore, molti comuni dove il diritto all’acqua non è ancora una certezza, aree di molti comuni nei quali i residenti fanno i conti con una sistematica “interruzione della fornitura idrica, per periodi anche di dieci giorni, situazione disastrosa, incredibile ed inverosimile denunciata da sempre senza risposta alcuna, da oltre 772.000 famiglie siciliane che denunciano ogni giorno irregolarità nell’erogazione dell’acqua, un dato regionale peggiore in assoluto in Italia: per arrivare al secondo posto bisogna “scendere” fino alla Calabria, dove a lamentarsi sono state 444.000 famiglie.
Decenni di ritardi decenni di menefreghismo ed incapacità
E inoltre non sono loro i soggetti che hanno competenze nel segmento idrico
Più precisamente la Regione è attualmente competente solo per le grandi infrastrutture di approvvigionamento. A ciò si aggiunga la “mancanza di gestori efficienti” e il dato di fatto che “proprio la differente numerosità di gestori industriali efficienti nel Nord rispetto al Sud è la ragione fondamentale della diversa capacità di produrre progetti. Problematiche che, di certo, non possono essere risolte con un colpo di bacchetta, ma che vanno seriamente prese con impegno, costanza e i dovuti finanziamenti utili e necessari per adottare ogni iniziativa utile a dare piena attuazione al servizio idrico integrato.
Quando parliamo di risorse idriche abbiamo da una parte le reti
All’anno zero anche eventuali lavori per dighe e rete
Gli invasi carenti di sicurezza e manutenzione e questo significa che non possono mantenere tutta l’acqua che possono ma devono periodicamente svuotare e buttarla via per sicurezza. Cose tipicamente siciliane, come le indagini sismiche, verifiche, progettazioni, lavori di messa in sicurezza, studi ed iniziative che nessuno intende intraprendere per il bene e nell’interesse della Sicilia e dei siciliani. Povera Sicilia! Salvo Neri
Il cittadino scrive il suo articolo il blog lo pubblica