Razionamenti d’acqua: divieto di irrigazione in Sicilia è surreale

Razionamenti d’acqua: divieto di irrigazione in Sicilia è surreale

Razionamenti d’acqua: divieto di irrigazione in Sicilia è surreale

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Nell’anno del Signore 2024 parlare di razionamenti d’acqua e divieto di irrigazione in Sicilia a gennaio è surreale

di Salvo Neri

Gli invasi piangono e la situazione non accenna a migliorare, ma a peggiorare. E come se non bastasse si perde tantissima acqua immessa nella rete idrica, colpa non solo delle reti idriche colabrodo, arrugginite, vecchissime, obsolete, ma anche dei furti d’acqua e allacci abusivi. Associazioni di categoria in merito alla problematica che si porta avanti da tantissimi anni, hanno chiesto continuamente lo stato di calamità per via degli effetti sull’agricoltura, in particolare l’ortofrutta e la cerealicoltura perchè seminare su certi terreni ormai desertificati è un’impresa utopica.

le scorte d’acqua nella Regione sono in costante riduzione

Le conseguenze anno dopo anno continuano a colpire l’intera comunità perché gli invasi siciliani tutti in perdita a parte quelli di Comunelli, Disueri e Cimia, sono destinati anche agli usi potabili, industriali ed elettrici. Stando al report sulla siccità dell’Autorità di bacino siciliana, le ventinove dighe dell’isola, vecchie e poco curate a livello di manutenzione, hanno perso 16,35 milioni di metri cubi d’acqua. Il dato, aggiornato a inizio dicembre, testimonia che le scorte d’acqua nella Regione sono in costante riduzione.

Nel 2023 sono stati raccolti trecento nove milioni di metri cubi d’acqua mentre nel 2022 trecentocinquanta sei

Per limitare i danni, l’azienda che gestisce il servizio idrico della Regione, ridurrà la portata d’acqua del dieci per cento, toccando il quindici per cento nei trentanove Comuni più colpiti dal deficit idrico. Da recente, inoltre, altri quindici Comuni del trapanese sono stati inseriti nel piano di razionamento idrico, che rischia però di essere insufficiente. In programma, infatti, c’è la trivellazione di un pozzo per ricavare acqua dalla falda del Favara di Burgio, in Provincia di Agrigento, che potrebbe garantire l’immissione aggiuntiva in rete di quaranta litri d’acqua al secondo.

Le procedure autorizzative però potrebbero terminare tra più di un anno

Per questo motivo, è stato chiesto all’autorità di bacino di trovare un percorso autorizzatorio che accorci i tempi per la nuova trivellazione». Mentre sui social proliferano video e immagini delle ondate di gelo negli Stati Uniti e in Scandinavia, la martoriata Sicilia dovrà fare i conti con temperature primaverili e razionamenti d’acqua in pieno inverno. Un serio problema che stanno affrontando in silenzio, in mezzo alla loro sofferenza e all’indifferenza politica e mediatica. Ciò che sta accadendo nell’ isola è frutto di una tendenza climatica ormai (purtroppo) consolidata, meno allettante in termini di click rispetto ad altre situazioni più eccezionali e fuori dall’ordinario.

le riserve idriche negli invasi della Regione erano inferiori del tredici per cento
La Sicilia si è appena lasciata alle spalle tre mesi di siccità estrema e la recente ondata di maltempo ha solo alleviato una sofferenza destinata a durare a lungo. Il primo dicembre 2023, le riserve idriche negli invasi della Regione erano inferiori del tredici per cento (-45,6 metri cubi) rispetto all’anno precedente. Al momento servirebbero circa cinquantaquattro milioni e mezzo di metri cubi d’acqua per ristabilire una situazione di semi-normalità.
Non è solo nella carenza di piogge nell’ultimo trimestre del 2023

La colpa, va specificato, non è solo nella carenza di piogge nell’ultimo trimestre del 2023 (l’anno più caldo della storia a livello globale), ma di due interi anni a dir poco soffocanti. Nei mesi autunnali e invernali, le scarse precipitazioni e le temperature sopra la media del periodo rischiano di allungare la coda della siccità estiva. Il risultato è una crisi idrica ben visibile anche nella portata di fiumi e laghi. Nel frattempo, in trentanove Comuni nelle aree di Palermo, Agrigento e Caltanissetta è scattato il razionamento dell’acqua.


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