Sicilia: Le origini della pasta con le sarde: tra storia e leggenda

Sicilia: Le origini della pasta con le sarde: tra storia e leggenda

Sicilia: Le origini della pasta con le sarde: tra storia e leggenda

riceviamo e pubblichiamo

L’arte culinaria siciliana: Le origini della pasta con le sarde: tra storia e leggenda

di Salvo Neri

Non c’è siciliano che non ami la pasta con le sarde! Un primo piatto questo dal sapore intenso, che fa venire immediatamente l’acquolina in bocca. Andiamo insieme alla scoperta della storia della pasta con le sarde, della ricetta tradizionale e di qualche piccola curiosità. Molte delle ricette nascono quasi per caso, nascono dall’arte di arrangiarsi, dalla necessità, cioè di portare in tavola un piatto ricco non solo di gusto ma anche di sostentamento, avendo però a disposizione pochi e semplici ingredienti. Sono quindi ricette povere, che poi con il passare degli anni sono diventate tradizionali. È il caso della pasta con le sarde.

Si narra che sia stato un cuoco arabo ad inventare questo piatto durante il 1800

Per la precisione il cuoco di Eufemio da Messina. Eufemio non aveva mai nascosto la sua ostilità contro la dominazione bizantina, così, quando ne ebbe l’occasione, ecco che guidò alcuni ribelli con la speranza di riuscire finalmente a mandare via gli invasori nemici. Purtroppo, il piano di Eufemio non ebbe successo e lui venne catturato. Gli invasori bizantini volevano che Eufemio venisse cacciato per sempre dall’isola. Non era semplice, ma riuscirono nel loro intento raccontando una storia che non aveva nessun fondamento reale ma a cui tutti credettero.

Allontanato dalla sua isola Eufemio trascorse un po’ di tempo in Africa

Raccontarono infatti che Eufemio si era innamorato follemente di una suora e che aveva fatto di tutto per far sì che quell’amore venisse ricambiato e che lei abbandonasse i voti per stare con lui. Allontanato dalla sua isola, Eufemio trascorse un po’ di tempo in Africa alla ricerca di un modo di vendicarsi. Si alleò così con i Saraceni, che gli chiesero di mettersi a capo delle loro flotte durante la campagna militare alla conquista della Sicilia.

La vendetta si sa è un vero e proprio motore per molti uomini, capace di incendiare gli animi

Infatti, Eufemio accettò. Le flotte arrivarono a Mazara del Vallo, a Capo Granitola per la precisione. Il viaggio non era stato affatto semplice, un viaggio che aveva messo a dura prova i militari. Erano stanchi, affamati, privi di energie. Volevano mangiare qualcosa che consentisse loro di sentirsi meglio prima di andare avanti con la loro missione. Il cuoco di Eugenio da Messina sapeva di doversi inventare qualcosa. La fame era tanta, tante le bocche da sfamare, c’era bisogno di nutrimento, ma allo stesso tempo gli ingredienti a disposizione erano pochi. Decise di accettare tutti i doni che questa meravigliosa isola offriva, sia quelli del mare che quelli della terra. Sarde a cui aggiunse del finocchietto fresco così da smorzare un po’ il sapore intenso del pesce e donare freschezza al piatto, pinoli che erano considerati utilissimi per evitare eventuali intossicazioni, zafferano per amalgamare al meglio i sapori: con questi ingredienti dette vita ad un condimento eccezionale per la pasta, rimasto nella storia.

Durante i festeggiamenti per San Giuseppe il 19 marzo

le donne e gli uomini dei paesi siciliani allestiscono nelle chiese le tavole votive in onore di questo importante santo. Si offre al santo del cibo prelibato, come ringraziamento delle grazie ricevute e per richiedere protezione per la propria famiglia. Tra le molte portate che non possono mancare sulle tavole votive, la pasta con le sarde. Ecco spiegato il motivo per cui tutti i siciliani sono soliti proprio per San Giuseppe gustare questo eccezionale primo piatto. Ma la pasta con le sarde è talmente tanto buona, gustosa e amata dai siciliani, da non essere di certo mangiata solo in questa occasione.

La pasta con le sarde è perfetta sempre

Da gustare durante il pranzo della domenica così come in ogni altro giorno della settimana. C’è da dire però che effettivamente il mese di marzo è quello ideale per gustare una pasta con le sarde eccezionale, insieme al mese di settembre. Sono questi i periodi dell’anno, infatti, in cui le sarde fresche possono essere trovate sui banchi dei mercati locali. La scelta delle migliori e delle più fresche sarde è di fondamentale importanza per far sì che il proprio piatto possa risultare gustoso.

Sono però necessari anche molti altri ingredienti come il finocchio selvatico i pinoli e l’uvetta

Il finocchio selvatico permette di regalare freschezza al piatto e offre quel sentore leggero di liquirizia che si abbina alla perfezione a tutti gli altri gusti che scendono in campo. I pinoli tostati valorizzano con la loro forza gli altri sapori e donano croccantezza mentre l’uvetta è l’elemento dolce, leggermente acidulo, che bilancia al meglio il tutto, creando un’armonia davvero incredibile. La pasta con le sarde è per i motivi suddetti una vera e propria opera d’arte di sapori!

Ricetta tipica siciliana della pasta con le sarde. Ecco la lista di tutti gli ingredienti necessari con le dosi:
  • 1 mazzo di finocchio selvatico
  • 300 g di sarde fresche
  • 4 acciughe
  • 1 cipolla
  • 30 g di uvetta
  • 25 g di pinoli
  • 1 bustina di zafferano
  • Olio extra vergine di oliva q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

Per quanto riguarda la pasta

Meglio scegliere i bucatini oppure degli spaghetti piuttosto grossi. La quantità? Di solito nelle ricette si consigliano circa 320 g di pasta per 4 persone. Si tratta però di una ricetta siciliana. Se vuoi portare in tavola la vera cultura della Sicilia, meglio abbondare. I siciliani, si sa, sono soliti mangiare davvero molto e vogliono avere davanti a sé un porzioni abbondanti!

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