Sud Italia: Vi fu un tempo che si edificavano città di una bellezza inaudita

Sud Italia: Vi fu un tempo che si edificavano città di una bellezza inaudita

Vieni in terra di Sicilia l’ospitalità è di casa

riceviamo e pubblichiamo

Sud Italia: Vi fu un tempo che si edificavano città di una bellezza inaudita

di Salvo Neri

Si costruivano Templi, edifici a 2 piani, Agorà, edifici termali, fontane monumentali, condotte idriche, mosaici, strade lunghe centinaia di chilometri. E mentre Archimede scopriva i principi della leva, il resto del Mondo stava lì a guardare. Stava a guardare terre di straordinaria bellezza come la stupenda Sicilia, terra senza confini, Paradiso in terra ed enormemente ricca eredità culturale che ha ispirato artisti per secoli. Dagli antichi templi alle città barocche, dai colorati mercati alla tranquilla campagna, la Sicilia offre una ricchezza di artigianato e cultura che catturerà i tuoi sensi e lascia residenti e visitatori senza fiato.

Chiunque abiti o visiti la Sicilia può godere di numerose ed eterogenee bellezze

Quel che non tutti sanno è che alcune di queste sono state riconosciute, per criteri naturali o valore culturale, persino patrimonio dell’intera umanità. La Sicilia è attualmente la Regione che conta sette siti UNESCO ed è quarta in Italia oltre che prima al Sud. Luoghi che, per via del loro eccezionale valore universale, sono stati riconosciuti quali patrimonio comune dell’umanità. Sono stati, di conseguenza, inseriti all’interno della lista i del Patrimonio Mondiale. A Piazza Armerina sorge la Villa Romana del Casale. Questa ha anticipato quasi tutti gli altri siti dell’Isola, divenendo patrimonio UNESCO nell’ormai lontano 1997. Si tratta dell’esempio per eccellenza di una villa romana tardo-imperiale di lusso. I mosaici decorativi che la contraddistinguono testimoniano grande maestria e notevole originalità e non possono che incantare i visitatori.

Rappresentano scene di vita quotidiane ma anche imprese di divinità ed eroi

L’edificio, che si estende per circa 3500 metri quadri di superficie e conta ben 48 ambienti, rivela molto sulla struttura sociale ed economica dell’epoca, senza dimenticare di narrare usi e costumi della classe dominante romana. Sembra che gli ambienti della Villa Romana del Casale siano stati abitati fino all’invasione araba risalente al nono secolo. Al 1997 risale l’ambita iscrizione in elenco di un altro sito siciliano: l’Area Archeologica ( o Valle dei Templi) di Agrigento. Oggi si può ancora godere di una vasta area archeologica, corrispondente ai resti dell’antica Akragas, ovvero il nucleo originario della moderna città.

La fondazione ad opera di coloni di Rodi e Creta provenienti da Gela si colloca intorno al 580 a.C.

Proprio i maestosi templi dorici dedicati alle divinità ellenistiche, di cui è ancora possibile ammirare i resti, testimoniano l’importanza assunta e mantenuta da questa città all’interno del mondo mediterraneo. Tra tutti, particolare menzione merita il Tempio della Concordia che, dopo il Partenone di Atene, è il più imponente tempio dorico sopravvissuto, oltre che una delle strutture architettoniche dell’antichità greca in miglior stato di conservazione Il patrimonio materiale della Sicilia è più ricco di quanto si creda. In questo rientrano in qualità di sito naturale, dal 2000, anche le Isole Eolie a cui spetta un record in materia di fenomeni vulcanici.

L’arcipelago in questione che conta in totale sette isole, si trova nel Mar Tirreno meridionale a Nord della costa siciliana
Quel che non tutti sanno e che proprio queste isole minori hanno fornito alla Vulcanologia e alla Geologia due esempi di eruzione, ovvero la vulcaniana e la stromboliana. Tale dettaglio è anche una delle principali ragioni per cui le Isole Eolie sono attualmente riconosciute quali patrimonio dell’UNESCO. L’Isola di Vulcano, in particolare, in passato è spesso stata evacuata a causa della periodica attività vulcanica che si svolge nel Gran Cratere. Otto città del Sud-Est della Sicilia sono celebri in Italia e nel mondo soprattutto per l’arte tardo barocca.
Si fa riferimento a: Caltagirone (CT); Militello Val di Catania; Catania; Modica (RG); Noto (SR); Palazzolo (SR); Ragusa; Scicli (RG)

Tutte sono accomunate da un’analoga storia di distruzione e rinascita: dopo il terremoto del 1693, destinato a radere al suolo l’intera area, vennero tutte ripensate come opere d’arte e ricostruite. Oggi abitanti e visitatori provano stupore proprio di fronte a questa rinascita. Il sito patrimonio dell’UNESCO (dal 2002), simbolo del culmine del Barocco in Europa, comprende nel dettaglio: tre interi centri storici di Caltagirone, Noto e Ragusa; specifiche aree urbane della città di Catania e di Scicli; alcuni monumenti isolati di Modica, Palazzolo Acreide e Militello Val di Catania Chiunque visiti questa zona difficilmente potrà dimenticare le stupefacenti facciate delle chiese o gli interni dei palazzi. Salvo Neri

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